Vade retro, fanghiglia diabolica

Il settimanale dei paolini, ormai completamente alla deriva ideologica, dà dell’assatanato al ministro degli Interni Matteo Salvini, reo di voler bloccare l’immigrazione clandestina.

Quando il buon gusto va in ferie

È cristiano manipolare il Vangelo per denigrare una persona? Un giornalismo di questo tipo può ancora definirsi cristiano?

di Giorgio Enrico Cavallo (26-07-2018)

È tempo di vacanze, e nella redazione di Famiglia Cristiana anche il buon gusto deve essere andato in ferie. Solo così si può spiegare l’inappropriata (eufemismo) copertina del settimanale dei paolini, che arriva a paragonare il ministro degli Interni Matteo Salvini nientemeno che a Satana. Anche la reductio ad Hitlerum, ormai, sembra poca cosa: dopo l’equiparazione del vicepremier italiano al dittatore tedesco fatta da molti giornali, con il titolone “Vade retro Salvini”, Famiglia Cristiana contribuisce a scavare ancora di più il baratro nel quale si è cacciato il giornalismo cattolico italiano e, in buona parte, nel quale si è gettata la Chiesa Cattolica. Lo stato dell’arte è ben riassunto dal diretto interessato che, di fronte a questo violento attacco frontale da parte di un settimanale cattolico, ha commentato: «Chi fa quella copertina vada all’Espresso o a la Repubblica, da loro me l’aspetto ma non da Famiglia Cristiana». Ed ha ragione. Perché ci si aspetterebbe un tale livello di astio e di livore principalmente dai quotidiani della sinistra immigrazionista, che ha trovato nei cosiddetti migranti una nuova bandiera ideologica.

Ma un insulto sfacciato e inelegante come questo no, non ce lo si aspettava proprio da un settimanale cattolico. «Niente di personale o ideologico – precisa però il settimanale dei paolini – si tratta di Vangelo». Ah, grazie tante, allora è tutto normale. Perché è evidentemente evangelico “sbattere il mostro in prima pagina” e denigrare sfacciatamente chi la pensa in modo diverso, tanto più se si tratta del ministro di una nazione; ministro – occorre ricordarlo – votato e giunto al potere per espressione popolare: dunque, giusto per sapere, il “vade retro” si potrebbe estendere anche ai milioni di elettori della Lega, secondo Famiglia Cristiana? Ed è cristiano manipolare il Vangelo per denigrare una persona? Un giornalismo di questo tipo può ancora definirsi cristiano? A prescindere dalle opinioni che ognuno può legittimamente avere sulle politiche di Matteo Salvini, è necessario constatare che la Chiesa Cattolica si sia espressa fin troppo in questi anni a favore dell’immigrazionismo. Accoglienza è diventata una delle parole d’ordine dell’ultimo pontificato, ed è stata recepita fin troppo bene dal giornalismo cattolico.

Il rischio è sotto gli occhi di tutti: il messaggio di Cristo e della Chiesa Cattolica è ormai passato ampiamente in cavalleria, lasciando il posto ad una partigianeria pro-immigrazione che non lascia presagire niente di buono; perché non si può e non si deve appiattire l’azione della Chiesa alla sola protezione degli immigrati. La Chiesa ha essenzialmente compiti spirituali, deve puntare alla salvezza delle anime e, sì, secondariamente può impegnarsi anche nella carità e nella tutela dei più deboli. Perché la Chiesa è nata per l’anima dell’uomo, non per essere una succursale delle onlus. Perché la Chiesa deve fuggire gli scandali e deve dare il buon esempio, al servizio della Verità; mentre un buon numero di vescovi, sacerdoti, associazioni e giornali cattolici sembra preferire la via della provocazione, piegando addirittura il Vangelo al servizio della propria partigianeria. Nemmeno l’Italia fosse retta da una feroce dittatura.

Invece, l’Italia sta cercando di fare chiarezza in un fenomeno ben poco limpido quale è l’immigrazione dall’Africa. Al contrario: è evidente che le ONG stanno cercando in ogni modo di mettere i bastoni tra le ruote al governo italiano, e sappiamo bene che molte di esse ricevono finanziamenti a pioggia da realtà non esattamente vicine alla Chiesa (basti il nome di George Soros). Pare evidente che il maleducato tifo da stadio contro Salvini e la sua politica non soltanto non è cristiano, ma è anche incredibilmente ingenuo (altro eufemismo) perché chi volesse davvero prendere le difese dei migranti dovrebbe cercare di arginare il fenomeno dell’immigrazione (magari ascoltando i numerosi vescovi africani…) e non applaudire le ONG. Appare evidente che in tutto ciò ci sia qualcosa che non quadra. Ma, al di là di indagare i veri motivi dell’interesse quasi ossessivo che la Chiesa contemporanea dedica al problema migratorio, noi ci poniamo delle ultime, serissime domande: quali rischi comporterà l’appiattimento del messaggio cristiano alla sola retorica dell’accoglienza incontrollata? Non è che, alla lunga, l’appropriazione da parte della Chiesa Cattolica di tematiche care alla sinistra, ai faccendieri come Soros e ai poteri mondialisti finirà per annacquare (e infine annullare) il messaggio di Cristo? Noi preghiamo che ciò non accada, ma i segnali che arrivano giorno dopo giorno non sono incoraggianti.

(fonte: campariedemaistre.com)


Se Famiglia Cristiana e il gesuita Spadaro perdono la testa

La copertina di Famiglia Cristiana, un tweet di padre Spadaro: attacchi violenti in nome dell’accoglienza degli immigrati. È una vera e propria isteria, alimentata da una concezione del cristianesimo solo orizzontale: la salvezza eterna ha lasciato il posto alla soluzione dei problemi terreni.

di Riccardo Cascioli (26-07-2018)

Famiglia Cristiana, padre Antonio Spadaro (direttore della Civiltà Cattolica): l’isteria immigrazionista sembra ormai incontrollabile e partorisce mostri. La copertina dell’ultimo numero di Famiglia Cristiana è emblematica e destinata giustamente a creare scandalo: «Una mano che si leva – spiega la stessa rivista dei Paolini – verso il volto di uno sconcertato ministri degli Interni. Sotto, il titolo: “Vade Retro, Salvini”». «Niente di personale o ideologico – si precisa poi nel sommario dopo aver elencato il “plotone di esecuzione” (la CEI, i singoli vescovi, le iniziative di religiosi) – si tratta di Vangelo».

Già, ma di che Vangelo stiamo parlando? È la stessa domanda che viene leggendo il tweet di padre Spadaro lanciato ieri mattina, in polemica con la proposta leghista di obbligare l’esposizione dei crocifissi in tutti gli edifici pubblici: «La croce è segno di protesta contro peccato, violenza, ingiustizia e morte», afferma rabbioso padre Spadaro. Gesù si sarebbe lasciato crocifiggere per “protestare” contro il peccato e la morte? Fosse così, Gesù sarebbe una sorta di Gandhi spinto all’estremo. Forse non è un caso che da un po’ di tempo in casa cattolica si fa spesso riferimento al principio della “non violenza” e si cita Gandhi à go go.

E prosegue Spadaro: la croce «non è mai un segno identitario». Deve essere tanto l’odio nei confronti dei leghisti e di Salvini che il direttore della Civiltà Cattolica ha decisamente perso la trebisonda. Fosse come dice padre Spadaro, per coerenza non bisognerebbe mettere le croci neanche all’esterno delle chiese. Invece La Civiltà Cattolica una volta la pensava diversamente, addirittura nel 2004 sosteneva che «il crocifisso fa parte dell’identità del popolo italiano ed è parte integrante del suo patrimonio culturale» (editoriale del Quaderno 3695). E nel giugno 2010 argomentava contro la Corte di Strasburgo che pretendeva la rimozione dei crocifissi dalle scuole in nome della laicità dello Stato e del rispetto delle religioni. Altri tempi, altri direttori…

Ma torniamo a Famiglia Cristiana. Lasciamo da parte la solita vergognosa mistificazione che vorrebbe l’Italia divisa tra chi vuole salvare le vite e chi vuole buttare le persone in mare. Abbiamo già spiegato diverse volte i veri termini della questione, anche pochi giorni fa con riferimento al comunicato della Conferenza Episcopale Italiana (clicca qui). Ciò che invece vale la pena mettere in evidenza è proprio la concezione di cristianesimo di cui quella copertina è espressione.

Si può legittimamente criticare un leader politico per l’uso disinvolto di simboli religiosi, ma è sconcertante che un settimanale cattolico strumentalizzi il Vangelo per “demonizzare” una persona. È una visione tutta orizzontale della fede: il Vangelo, la missione di Gesù perde qualsiasi significato trascendente, l’annuncio non è più Dio che viene a salvarci dal peccato, ma è Dio che viene a risolvere i problemi del mondo, che peraltro ormai sembrano ridotti a uno: l’immigrazione. E così si banalizza anche il male, tutto viene umanizzato: il demonio viene identificato con una persona cattiva, colui che simboleggia la contrarietà alle porte aperte per tutti; l’esorcismo (mano tesa contro il demonio) è ridotto alla condanna di una persona, anziché un processo di liberazione della persona dal male con la forza della Grazia di Dio.

Il “caso Famiglia Cristiana” non è un episodio isolato, è la tendenza oggi dominante nella Chiesa; la testimonianza è ormai ridotta a opere di assistenza (assistenza, non carità) verso poveri e immigrati. Al punto che ormai, in questo clima di vera e propria isteria, c’è chi invoca la scomunica per chi non è d’accordo con la politica del “tutti dentro”. C’è una assolutizzazione neanche dei valori, ma delle conseguenze dei valori, di ciò che la Chiesa ha sempre considerato opinabile: perché non c’è un’unica soluzione politica possibile nel nome della solidarietà e del “prendersi cura”.

Così accade che quelli partiti in nome della tolleranza e dell’accoglienza diventano intolleranti e violenti contro chi non condivide la loro impostazione. È un cristianesimo che, contrariamente ai proclami, invece di liberare diventa soffocante, è un cristianesimo che sa tanto di socialismo reale.

(fonte: lanuovabq.it)

3 pensieri riguardo “Vade retro, fanghiglia diabolica

  1. Fanghiglia cristiana è entrata anni fa, ante litteram, nel famoso CUL de sac della neochiesa bergogliana.
    Una prova provata, al di là dei singoli vergognosi attacchi all’uno o all’altro di quelli che essa considera NEMICI politici?
    L’ISTERIA, che sappiamo essere la cifra del fenomeno del CUL (de sac).
    Isteria, isteria, portami via…

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  2. In attesa che padre Spadaro cessi di sbroccare (fa tanto caldo anche per lui):

    http://www.bastabugie.it/mobile/articoli.php?id=5257

    ° ° ° ° ° ° °
    Aggiungerei qualcosa, anche se trito, alla considerazione sulla “Chiesa ormai ridotta a opere di assistenza (assistenza, non carità) verso poveri e immigrati.”

    Si parla di assistenza profumatamente PAGATA dal popolo italiano (ringraziando i precedenti governi battenti bandiera rossa): se il pallottoliere non è cambiato, 35 euro/giorno x migrante fanno la sostanziosa sommetta di € 1.050/mese x ciascun migrante accolto; cifretta che – pur decurtata di € 75/mese (€ 2,50/giorno) che finiscono in tasca al migrante, dà il polposo risultato di € 975 per persona accolta, che finiscono nelle già gonfie tasche dei samaritani affaristi (ù bisnìss è ssempr ù bisnìss).
    Facciamoci dire dai ragionieri della Chiesa cattolica quanti migranti stazionano accolti nelle strutture ecclesiastiche a spese dello Stato italianoda cinque anni a qua e avremo una dimensione del poderoso affaraccio in corso per questo tipo di strutture ecclesiastiche idrovore.
    E affaraccio economico sommato a gabbia ideologica si sa che fanno il botto.
    Hai voglia di stupirti se strillano come aquile…

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  3. I successori di Giuda Iscariota ( anche lui apostolo, figlio della perdizione però ) si permettono di dire “vade retro Salvini”. Mi ricordano i farisei che ritenevano Gesù un indemoniato perché scacciava i demoni. Chi ha orecchie intenda

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