Il vescovo Staglianò vuole “salvare il cristianesimo dal cattolicesimo”

Ricordate il vescovo di Noto, Antonio Staglianò, diventato famoso per essersi esibito più volte con la chitarra? Nell’ultimo numero della rivista della suo diocesi ha illustrato il programma della sua “pop theology”: creare una nuova immagine di Gesù e salvare il cristianesimo dal cattolicesimo, come voleva Fabrizio De Andrè.

Lunedì, 8 ottobre 2018 —  Il vescovo Antonio Staglianò di Noto (Sicilia) intende creare una “Pop Christology” come lavoro collaterale nel Sinodo per i Giovani in corso.

Canta che ti passa…

Il giornale diocesano di Noto ha scritto (18 settembre) che con questo Staglianó intende proporre ai giovani una “nuova immagine di Gesù” che è “smarcata dal Cattolicesimo convenzionale”, “liberata dalle ‘maschere’ della religione” e “restituita alla sua verità”.

Citando il cantautore comunista Fabrizio De Andrè (1940-99), Staglianó ha detto che “voleva salvare il cristianesimo dal cattolicesimo” e che la proclamazione della Chiesa deve essere “svecchiata” per poter mostrare “il vero Dio di Gesù Cristo, non quello violento della religione, ma quello della fede cristiana, che svela la misericordia del Padre”.

Staglianò è un chitarrista e cantante di talento ce si esibisce durante la Messa con canzoni pop commerciali. La chiama “Pop Theology” (Teologia Pop).

(fonte: gloria.tv)

2 pensieri riguardo “Il vescovo Staglianò vuole “salvare il cristianesimo dal cattolicesimo”

  1. Teologia popolare. Dunque studio di Dio popolare. Che senso ha? Lo studio di Dio può essere dogmatico per esempio, ancorato sui dogmi. Ma popolare? E poi svecchiare da cosa? Violenza religiosa il cattolicesimo? Un tale ragionamento e una tale proposizione sono sintomo di impoverimento culturale ancor prima di toccare l aspetto dell’ umiltà e della fede.

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