Caro Riccardi, non ha perso la Chiesa, ma la CEI

Il fondatore di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, ha rilasciato un’intervista a l’Espresso. Pezzo Grosso l’ha letta, e ci ha subito inviato un suo commento, che vi offriamo.

di Marco Tosatti (19-03-2018)

Il fondatore di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, ha rilasciato un’intervista all’Espresso. Pezzo Grosso l’ha letta, e ci ha subito inviato un suo commento, che vi offriamo. Una piccola nota: vi ricordate quanto da parte dei media di Chiesa si era detto che il Pontefice non aveva voluto sponsorizzare lo ius soli, qualche mese fa? Beh, ci sembra che il professor Riccardi sia di opinione diversa…


Andrea Riccardi è stato ministro dell’immigrazione nel governo presieduto da Mario Monti.

“Caro Tosatti, mi riferisco all’intervista sull’Espresso del grande Andrea Riccardi (qui linkata), l’uomo più influente e temuto nella chiesa attuale. Riccardi lamenta, attribuendola alla Chiesa cattolica, la sua sconfitta e le certe difficoltà in cui verrà a trovarsi la sua Sant’Egidio dopo le prossime prevedibili modifiche dei governi Lega-5stelle alle sue attività dei “prelevamenti immigrati” dei corridoi umanitari gestiti da Sant’Egidio. Per Riccardi le sconfitte della Chiesa, – si faccia attenzione lo dice lui nella intervista -, sono 1°- lo stop allo jus soli; 2°-la sconfitta del PD; 3°-il voto cattolico a Lega e 5stelle; 4°- la minor prevedibile apertura agli stranieri; 5°- la non integrazione europea a causa dei due partiti, secondo lui, contrari all’Europa; quell’integrazione che Riccardi vorrebbe (quella del manifesto di Ventotene per caso?). Vediamo. Anzitutto la sconfitta della Chiesa c’è, e si vede da altri fatti; magari dalla confusione nella dottrina e dal crollo della fede, negli ultimi cinque anni soprattutto. Ma non credo di dover insistere su questo, lo sa anche lui certamente. Riguardo poi al risultato elettorale la sconfitta è della CEI, non della Chiesa…Vorrei poi ricordare a Riccardi che c’è un’altra realtà che presidia ogni angolo della terra come la Chiesa; si chiama massoneria, mai sentita nominare? Riccardi dice che non pretende di scomunicare quei cattolici che hanno votato Lega e 5stelle. Neppure io propongo di scomunicare Riccardi per i danni che arreca (soprattutto con questa intervista) alla chiesa e a Papa Francesco (danni superiori persino a quelli di mons. Dario Viganò), ma almeno gli imporrei gli esercizi spirituali di Sant’Ignazio (non quelli a Bose ), quelli di un mese, in silenzio assoluto”.

Pezzo Grosso.

(fonte: marcotosatti.com)

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4 pensieri riguardo “Caro Riccardi, non ha perso la Chiesa, ma la CEI

  1. Un conduttore TV ha varato, come slogan per il suo ultimo programma, ‘La realtà è la nostra passione’, o pressappoco.
    La domanda per lui (e per Riccardi) è:
    QUALE REALTA’?
    – quella reale?
    – quella virtuale?
    – quella immaginata?
    – quella inventata?
    – quella sognata?
    . …………………….

    ° ° ° ° ° ° °

    “Riccardi dice che non pretende di scomunicare quei cattolici che hanno votato Lega e 5stelle”.

    Com’è buooono lui…

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  2. Riccardi ci vuol forse informare che, se lo pretendesse (di imporre scomuniche), avrebbe facoltà di farlo? E per quale diavolo di ragione la sconfitta del PD e la non integrazione di un Europa sempre più laicista sarebbero una sconfitta della Chiesa? L’ha forse dedotto da qualche passo del Vangelo (che per inciso, a torto o a ragione, il solo Salvini ha avuto comunque il coraggio, e di questi tempi ce ne vuole, di proclamare come fondamento della sua visione di società)? Escluso l’inarrivabile Melloni, la peculiare superbia cattocomunista all’apice del delirio autoreferenziale!

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    1. L’Europa sempre più laicista è la conseguenza di un lavorio alcuni decenni di vari gruppi di potere per materializzare la società.La sconfitta non è la Chiesa,che viene alleggerita della sua parte dei cristiani più incoerenti ma la società, che vede aumentare la corruzione,la delinquenza,i femminicidi, lo sfascio delle famiglie e la corsa a tranquillanti ed agli psicologi.

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      1. . Gentile Aldo, sono d’accordo su tutto tranne su una cosa. L’invenzione del femminicidio (un obbrobrio dal punto di vista giuridico, logico e linguistico) è un’altra invenzione di quei gruppi che puntano alla disgregazione e all’atomizzazione sociale, specificatamente in questo caso puntando alla contrapposizione uomo-donna in funzione anti familiare e pro lgbt. È una delle tante mode che, unitamente all’ultrafemminismo che ci viene continuamente propinato ovunque, cerca di minare la nostra fede e la nostra società. È una società spaccata, divisa da un odio profondo e insanabile l’obiettivo di questi veri e propri demoni. Infatti, un Paese senza più i punti di riferimento tradizionali: la famiglia, la Chiesa, le stesse nostre tradizioni non avrebbe più alcun collante e potrebbe essere facilmente dominato in quanto privo di quei contrappesi che potrebbero opporsi a un potere assoluto.
        Saluti

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