Il vero volto di Oscar Rodriguez Maradiaga

La moglie dell’ex ambasciatore honduregno presso la Santa Sede ha deciso di rivelare tutto ciò che sa del cardinale Maradiaga: soldi, affari e investimenti a vuoto. E la copertura del suo braccio destro, il vescovo Pineda, poi dimesso dal Papa per abusi sui seminaristi per la sua vita scandalosa. La donna sostiene di avere le prove della protezione di Maradiaga sull’amico. «Ho sofferto enormemente, ora devo parlare. II malvagio trionfa quando i giusti tacciono».

Maradiaga, i soldi e l’amico abusatore coperto

di Marco Tosatti (10-04-2019)

C’è un libro che fa tremare qualcuno in Vaticano; un libro di uscita imminente, per ora solo in spagnolo, ma che certamente troverà la sua strada anche in altre lingue. Il suo titolo è emblematico: Sacri tradimenti (Traiciones sagradas), ed è stato scritto dalla vedova dell’ex ambasciatore dell’Honduras presso la Santa Sede, Martha Alegria Reichmann, il cui sposo ha ricoperto per ventidue anni questo ruolo. Il suo libro, di cui l’autrice ha parlato con Edward Pentin, direttore del National Catholic Register, ha come protagonista principale il cardinale Oscar Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, membro del C9, e gran consigliere di papa Bergoglio. Maradiaga è stato per molti anni amico della famiglia Reichmann, e suggerì all’ex ambasciatore di mettere tutti i suoi risparmi presso una persona fidata a Londra. L’investimento si rivelò un totale fallimento, e Maradiaga non volle riconoscere la sua responsabilità in quel disgraziato affare.

Ma soprattutto il libro denuncia come il Vaticano, e il Papa, avrebbero agito per coprire le responsabilità del cardinale Maradiaga nell’incredibile storia del vescovo Juan José Pineda, vescovo ausiliare di Tegucigalpa e braccio destro di Maradiaga.

Nel luglio 2018 papa Francesco ha accettato le dimissioni del vescovo Pineda, che è stato accusato di aver abusato sessualmente di seminaristi. Molti dei quali hanno scritto una lettera per denunciare la situazione nel seminario. È stato anche accusato di avere una serie di amanti omosessuali e di una gestione allegra delle finanze dell’arcidiocesi. Mons. Pineda, 57 anni, ha spesso gestito la diocesi in nome del cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, che era spesso in viaggio all’estero. E in particolare, nella primavera 2018 , il vescovo ha guidato l’arcidiocesi mentre il cardinale era assente per ragioni di salute. Ma il loro sodalizio dura da diversi lustri.

Nell’intervista a Edward Pentin, Martha Alegria Reichmann spiega che ha deciso di scrivere la sua testimonianza “prima di tutto, perché, a seguito della frode, ho sofferto; e il conseguente tradimento del cardinal Maradiaga alla mia famiglia: ho scoperto un lato oscuro in lui, e non ho potuto vivere in pace e serenità per il resto della mia vita senza fare questa pubblica denuncia; perché i miei principi cristiani, etici e morali non mi permettevano di tacere su cose così terribili – ciò mi avrebbe reso responsabile di un insabbiamento; perché dichiarare ciò che so e ciò che mi hanno fatto non è solo un diritto che ho, ma un dovere; perché sono una vittima del sistema corrotto che regna nel papato attuale”.

Martha Reichmann non si limita alla sua esperienza, ma vuole dire di più, perché sostiene che ci sono cose che molte persone non conoscono per mancanza di informazioni. “E anche perché il malvagio trionfa quando i giusti tacciono; e perché Dio stesso viene deriso”.

Il titolo è stato scelto perché “sono stata tradita da persone che portano una sacra investitura: l’ex vescovo Juan Josè Pineda, il cardinale Oscar Andrès Rodrìguez Maradiaga e Papa Francesco, tre persone di cui mi sono fidata ciecamente. Nel mio libro, tutto è molto ben spiegato e dimostrato. Non c’è dubbio che sia così”.

Il cardinale Maradiaga è il coordinatore del “consiglio dei cardinali”; ed è ancora arcivescovo di Tegucigalpa, nonostante oltre l’età della pensione. “Nel mio libro, spiego come il Vaticano abbia manovrato in modo che Maradiaga non fosse ufficialmente implicato come il “protettore” di Pineda; in quel modo ha potuto essere tenuto nel “consiglio dei cardinali”. Quella è stata un’azione grottesca e una presa in giro dell’onestà, perché gli hanno concesso l’impunità”. Martha Reichmann ricorda che il Papa ha agito contro gli insabbiatori in pochissime occasioni, solo quando la pressione esterna è stata molto forte, come è successo in Cile. Al contrario, in Honduras, il cardinale ha i media a suo favore, e non riportano nessuna delle denunce contro di lui. “Per quanto riguarda i pochi media che denunciano, il cardinale li chiama calunniatori, e i fanatici e gli ingenui lo credono nonostante tante prove, anche se, a poco a poco, si stanno convincendo della verità”.

Martha Reichmann ha cominciato a scrivere il suo libro nel 2016, come una forma di sollievo spirituale personale dallo stato di profonda depressione in cui era caduta. “Ma quando scoprii sempre più cose, tutte terribili e sorprendenti, le ho aggiunte. Ho avuto un momento di dubbio, se pubblicarlo o meno, e metterlo nelle mani di Dio. Alla fine, ho preso la decisione di farlo”.

La vedova dell’ambasciatore afferma di essere solo una vedova a cui né Maradiaga né il Pontefice hanno dato importanza. “Sembra che gli insegnamenti di Cristo siano andati fuori moda e regni il diavolo. Le ragioni di questa terribile situazione sono rivelate nel mio libro, ed è qualcosa di spaventoso. Le ragioni sono: Maradiaga ha un lato oscuro che è stato in grado di nascondere molto bene per tutta la sua vita e che ha una doppia morale che nessuno potrebbe immaginare, tranne le sue vittime. Chiunque legga il mio libro sarà sorpreso, ma ciò che dico lo dimostro e Maradiaga non sarà più in grado di continuare a dire le sue banalità come “sono calunnie” o “mi attaccano per attaccare il Papa’”. “Non dico nulla per il gusto di dirlo”. Nel libro, afferma, ci sono accuse molto forti e rivelazioni terribili, “ma dopo tutto, fornisco le prove. Quindi niente è inventato o esagerato”.

(fonte: lanuovabq.it)


“Sacri tradimenti”. La vedova Alegria e le accuse al cardinale Maradiaga

di Aldo Maria Valli (10-04-2019)

Lei si chiama Alegria, ma la storia che racconta ha ben poco di allegro. Anzi niente. È la storia di una vedova e di un importante prelato. Una storia che mette a confronto una donna sconosciuta e uno dei cardinali più in vista nel pontificato di Francesco: Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa nonché coordinatore del C 9, il Consiglio dei cardinali voluto dal papa per riformare la curia romana.

Martha Alegria Reichmann, vedova di Alejandro Valladares, per ventidue anni ambasciatore dell’Honduras presso la Santa Sede, racconta la vicenda nel libro Traiciones sacradas, e non esita a parlare di Maradiaga come di un uomo dalla doppia personalità, che si è assicurato l’impunità grazie alla protezione del papa.

Ma perché Alegria ce l’ha tanto con il cardinale?

Tutto incomincia nel 2012, quando, racconta la signora, Maradiaga spinge lei e il marito a investire un bel gruzzolo, in pratica i risparmi di una vita, in un fondo di investimento britannico gestito da un amico musulmano del cardinale. Brutta idea. Perché il gestore, dopo aver intascato, sparisce nel nulla. E il gruzzolo pure.

Così Alegria si rivolge al papa. Si incontrano in Vaticano, si parlano. Francesco assicura che si occuperà della cosa. Ma i soldi non ricompaiono e Maradiaga non è chiamato a rispondere. Commento della signora: «È una vergogna. Io e mio marito abbiamo accolto in casa nostra Maradiaga per quarant’anni, e lui ci ha ripagato così. Ci ha traditi, ci ha distrutto».

La diocesi di Tegucigalpa è nell’occhio del ciclone anche per un’altra storia. Riguarda il vescovo ausiliare di Maradiaga, monsignor Juan Pineda, accusato di fatti gravi (abusi sessuali su seminaristi, cattiva condotta finanziaria) da alcuni testimoni che hanno parlato sotto giuramento al vescovo argentino Jorge Pedro Casaretto, mandato dal papa in Honduras come visitatore apostolico per indagare.

L’amicizia tra Maradiaga e Alejandro Valladares è stata profonda. La signora Alegria racconta che dopo il conclave del 2013 il cardinale andò a casa loro e raccontò di essere stato lui a convincere Bergoglio ad accettare l’elezione.

Maradiaga, che è stato accusato anche di aver ricevuto grosse somme (qualcosa come 35 mila euro al mese) dall’Università Cattolica della sua diocesi (ma lui nega e dice che il denaro veniva girato ai poveri) secondo la signora Alegria non ha più voluto sapere nulla di lei dopo la disgraziata vicenda dei risparmi spariti. Le ha consegnato una somma per iniziare un’azione legale contro il gestore sparito nel nulla, ma in cambio ha chiesto di non essere mai tirato in ballo.

Intervistata da Edward Pentin per il National Catholic Register, Alegria spiega perché ha scelto Sacri tradimenti come titolo del libro: «Sono stata tradita da persone che hanno una sacra investitura: l’ex vescovo Juan Josè Pineda, il cardinale e papa Francesco. Tre persone di cui mi sono fidata ciecamente».

Il libro, afferma l’autrice, è stato scritto per rivelare il «lato oscuro» di Maradiaga e perché lei non avrebbe potuto vivere in pace senza raccontare i fatti.

Alla domanda sul perché, a suo giudizio, il cardinale Maradiaga (settantasei anni) nonostante tutto sia ancora arcivescovo di Tegucigalpa (dal 1993) oltre che coordinatore del Consiglio dei cardinali, Alegria risponde che il Vaticano ha «manovrato» per lasciare fuori l’arcivescovo dagli scandali. «Io sono solo una vedova a cui né Maradiaga né Francesco hanno dato importanza, perché non seguono il Vangelo come dovrebbero. Sembra che gli insegnamenti di Cristo siano andati fuori moda e regni il diavolo. Le ragioni di questa terribile situazione sono rivelate nel mio libro, ed è qualcosa di spaventoso. Maradiaga è molto potente perché ha il sostegno assoluto di qualcuno molto più potente, che è papa Francesco. Questo è il motivo per cui è molto facile per lui gestire una dittatura nella diocesi a suo piacimento; risolve molti problemi dicendo semplicemente: “Questi sono calunniatori” o “Mi stanno attaccando per attaccare il Papa”».

Circa le sue speranze per il futuro, Alegria risponde: «La speranza, non solo mia ma di molti cattolici e molti sacerdoti in Honduras, è che Maradiaga sarà sostituito da un pastore timoroso di Dio, che farà una pulizia generale per un nuovo inizio, tenendo conto dei principi morali, dell’onestà e della trasparenza, sia nelle finanze che sotto il profilo spirituale. Un pastore umile di cuore, energico, trasparente, gentile e giusto. Chi sostituirà Maradiaga avrà un compito molto difficile perché tutto ciò che è distorto dovrà essere corretto. Sono certo che questa è anche la speranza di molti insegnanti e studenti dell’Università Cattolica [dell’Honduras], in particolare degli studenti della facoltà di medicina, che stanno attraversando terribili difficoltà e hanno detto a Maradiaga che, se non fosse stato per le ingenti somme di denaro che egli ha prosciugato dall’università, non avrebbero avuto così tanti problemi».

Secondo Alegria a Roma c’è chi sta premendo per una rimozione di Maradiaga, mentre in Honduras c’è un sostanziale insabbiamento. «Nel libro ci sono accuse molto forti e rivelazioni terribili, ma fornisco sempre le prove. Nulla è inventato o esagerato. So di altri casi terribili, ma non li ho inclusi perché non ne ho le prove. Per quanto riguarda la mia situazione personale, spero e confido solo in Dio. Mi sono abbandonata a lui con l’assoluta certezza che mi risponderà».

Una vedova truffata, un cardinale che forse non è quel che sembra, una diocesi chiacchierata. Gli ingredienti per un libro di successo non mancano. Peccato che qui non sia, a quanto pare, tutta fantasia.

(fonte: aldomariavalli.it)


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