Il papa è gayfriendly? Forse sì. Anzi no…

Il sito Gay.it critica Papa Francesco perché poco gayfriendly e quindi poco cattolico.

Martedì 19 marzo 2024 — Il 6 marzo scorso il sito Gay.it, il sito storico di riferimento della comunità LGBT, ha lanciato una nuova rubrica: Cristo queer. Perché la blasfemia è marchio indelebile della militanza omosessualista. La rubrica vorrebbe dare visibilità ai credenti LGBT e parlare di cristianesimo arcobaleno: come dire che un cerchio può essere quadrato. Una contraddizione in termini.

Leggiamo nella prima puntata di questa rubrica che pensiamo di tenere d’occhio in futuro: «Ci vuole fegato per metabolizzare la leggerezza con cui papa Francesco continua a parlare di “gender” e chiede “studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale” […] Un pontefice santificato troppo presto sulle istanze arcobaleno».

Questione di punti di vista. L’estensore dell’articolo assume come paradigma quello dell’ideologia gender: l’omosessualità è un orientamento naturale, il “cambio” di sesso è moralmente lecito, non esistono solo due sessi e tutte le altre ricadute concettuali rispetto a questi assiomi: “matrimoni” gay, omogenitorialità, divieto di critica alle istanze gender pena la galera (reato di cd omofobia), etc. Egli pensa che tutto questo sia conciliabile con il Vangelo e dunque critica il Papa come poco cattolico.

Il punto di vista del cattolico che critica Papa Francesco su queste tematiche – vedasi da ultimo la sua firma al documento Fiducia supplicans che consente la benedizione delle coppie omosessuali –  è quella della Rivelazione, dove si condanna senza appello l’omosessualità e la transessualità, la Tradizione e il Magistero ordinario universale. La critica è fondata perché le sue aperture all’omosessualità contraddicono tutte queste fonti. Dunque in questo ambito il Papa assume posizioni non cattoliche.

Il giudizio sul Papa dell’estensore dell’articolo e del cattolico è identico, ma il primo giudizio è errato, il secondo corretto, perché il paradigma di cattolicità assunto dal primo è falso e dal secondo è vero. Ecco perché le due visioni finiscono per essere inconciliabili. O se si è cattolici o si è a favore della teoria del gender.

(Fonte: La Nuova BQ)

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