Fuga dalla Chiesa cattolica

Il risultato sconfortante: crollo dei fedeli a messa negli ultimi quattro anni.

Lunedì 20 novembre 2017 — Si tratta di una vera e propria fuga dalla Chiesa: i dati Istat riportati dal Tempo rivelano che solo un italiano su quattro va a messa, mentre dieci anni fa era invece uno su tre. Un risultato tutt’altro che lusinghiero per Papa Francesco, che è Pontefice proprio da quattro anni. Gli italiani adulti risultano impegnati nella loro frenetica quotidianità, le percentuali dicono che solo il 27,5% della popolazione adulta frequenta luoghi di culto almeno una volta a settimana. I dati aumentano se invece si cambia fascia di riferimento: i fedeli più assidui sono sempre gli italiani in età della pensione (38,7%), accompagnati dai bambini fino ai 13 anni (48,1%). In età adulta si può parlare di un vero e proprio spopolamento della Chiesa: le donne sono le più devote e si attestano al 32,7%, al contrario i maschi sono i meno devoti attestandosi sul 22,1%; percentuale più bassa ma comunque rilevante è invece rappresentata da quanti non frequentano mai luoghi di culto, il 26,7%.

(fonte: liberoquotidiano.it)


Chiese sempre più deserte

La causa? Per i progressisti è l’ostinarsi a voler restare cattolici. Nonostante le aperture, le accoglienze, il non giudicare, il compromesso con i protestanti, gli agnostici, gli atei, nonostante la simpatia, la propaganda mediatica e un culto quasi idolatrico, nelle chiese c’è sempre meno Chiesa.

Mi sorge un dubbio: ma se l’obiettivo non era quello d’incentivare il ritorno ad una pratica religiosa, nessuno si sta chiedendo a cosa si mira? Se il popolo che era rimasto sta diventando latitante, e quello che si era allontanato si allontana sempre di più, evidentemente c’è un fallimento o di metodo o di identità. Il mondo si riconosce nel Papa, ma non nella Chiesa.

Storie già vissute negli anni settanta, quando cominciò la diaspora. Allora si diceva: cloro al clero… ci si riconosceva in Cristo e non nei preti. Ecco… gli anni settanta sembrano nuovamente arrivati, peccato che oggi non facciano più neanche riferimento a Cristo. Non si riconoscono più neanche in Lui, ma solo in Bergoglio: “unico e vero leader della sinistra mondiale” (Cit.). E tra i cattolici sono ancora molti quelli che sono convinti che la Chiesa non ha alcun problema e che, semmai, il problema sta nei fedeli e clero cattolico che rallentano ed ostacolano la rivoluzione di Francesco. Che croce ‘sti cattolici, ma perché devono essere così refrattari e reazionari?

Trovata forse la causa di questo nuovo e imponente defilarsi dalle Chiese: la colpa è la loro, dei cattolici… ma guardateli come sono brutti, sporchi, cattivi e fuori dal mondo. (Don Mario)

(fonte: chiesaepostconcilio.blogspot.it)

4 pensieri riguardo “Fuga dalla Chiesa cattolica

  1. Se le statistiche riguardanti i cattolici praticanti includessero pure i cattolici degli altri continenti si vedrebbe che la crisi di fede è relativa perchè riguarda solo l’occidente opulento.Quando l’uomo non ha problemi economici crede di poter vivere senza Dio.

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  2. Molti di questi forse non sono veri credenti, altri invece stanno seguendo il Signore: “Uscite di mezzo ad essa, o popolo Mio, e salvi ciascuno la propria vita davanti all’ardente ira dell’Eterno”
    Geremia (51:45)

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  3. Lo dico dal mio piccolo osservatorio, sulla scorta di osservazioni su diversi cari amici:
    una tipologia di cattolici che stravedono per papa Bergoglio senza se e senza ma, MALGRADO TUTTO QUANTO VA IN SCENA OGNI SANTO GIORNO, crede –
    equivocando nell’infallibilità papale ASSOLUTA – ma al contempo aderisce anche – in modo totalmente acritico – a una parte politica che sta distruggendo pezzo a pezzo i valori cattolici più sacri (la tutela della vita nascente e morente, i generi sessuali secondo natura, la famiglia naturale, il dovere di rispettare il proprio corpo ecc.).

    Che cattolici sono?
    Forse si potrebbero definire ‘i messalizzandi’, come disse un prete? (= l’importante è partecipare ai riti qualsivogliano; poi la SOSTANZA e la TUTELA della fede in Nostro Signore è un altro paio di scarpe).

    E il fatto che molti soggetti, come quelli descritti, siano o siano stati insegnanti per una vita mi fa sempre domandare: “Cosa avranno mai insegnato ai loro studenti sui criteri per discernere il vero dal falso? Per usare la ragione che Dio ci ha dato invece di portare più rapidamente il cervello all’ammasso?
    O credono davvero che un giovane ha raggiunto un traguardo di vita solo quando ha imparato le regole per far bene la versione dal greco?

    I cattolici NON ideologici, per contro (indipendentemente dal livello culturale) non hanno l’anello al naso né la sveglia al collo, ma una bussola interiore (il sensus fidei innestato su una forte istruzione dottrinale ricevuta da bambini?) che li fa diffidare da tutto quanto puzza di bruciato , anche se incartato in parole e riti similcristiani.

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