La fede al tempo del Coronavirus/25

Due mesi di messe senza popolo hanno azzerato per le parrocchie le entrate, che mantengono le spese correnti. Questua domenicale, intenzioni delle messe, funerali, sacramenti, affitto delle aule parrocchiali: non si vede più un euro. E il problema è destinato a durare: la probabile ripresa delle messe con popolo il 10 maggio non sarà comunque il ritorno alla normalità. E il malumore e la delusione di tanti fedeli per l’atteggiamento da Chiesa in ritirata avuto da molti preti e vescovi, nonché la posizione sottomessa della CEI davanti al governo, fanno temere ai vertici dell’episcopato anche per la raccolta dell’8 per Mille (Riccardo Cascioli, No popolo, no soldi. Per le parrocchie conti in profondo rosso, La Nuova BQ, 25-04-2020).

Se l’Italia piange a causa dei decreti di Conte, la Francia non ride. Il presidente Emmanuel Macron, dopo essersi intrattenuto per circa tre quarti d’ora al telefono con papa Francesco, ha prospettato la ripresa delle Messe pubbliche per la metà di giugno e con un numero limitato di fedeli. E la polizia ha fatto già irruzione armata in chiesa. Ma, a differenza che in Italia, ha trovato il vescovo di Parigi molto determinato nell’opporsi (Luisella Scrosati, C’è un problema chiese anche in Francia, ma c’è chi reagisce, La Nuova BQ, 25-04-2020).

Il bisogno dei sacramenti è più urgente che mai. I figli spirituali della Chiesa hanno pianto a gran voce con richieste di aiuto. E non hanno pianto per la protezione dal COVID-19, ma per la protezione da un’altra, molto più reale, forma di morte che ci circonda sempre. Il pericolo della morte spirituale è cresciuto sempre più dal momento in cui coloro che detengono il potere sulla presenza sacramentale di Cristo hanno scelto di ritirarsi (Stephen A. Hipp, La prudenza cristiana in tempo di pandemia, Il Blog di Sabaino Paciolla, 23-04-2020)

La carità al tempo del Coronavirus

 

Giulianova, parroci e sindaco denunciati per l’atto di affidamento

Ormai il diritto di culto è calpestato. Adesso denunciano anche sindaci e parroci che compiono l’atto di affidamento alla Madonna. A Giulianova al termine della celebrazione primo cittadino e sacerdoti vengono raggiunti dai carabinieri e il giorno dopo scatta la denuncia. Il blitz dell’Arma alimentato anche dalle polemiche sui social durante la Messa al santuario. La CEI tace.

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Alberto Melloni vuol appropriarsi delle parrocchie tramite l’Antimafia

Mons. Galantino accusa il tavolo ministeriale su Mafia e Religione definendolo “banale e arrogante”. Ma l’obiettivo non è l’attuale Guardasigilli, bensì il suo “tifoso” Alberto Melloni, capo della Scuola di Bologna, che con il vescovo “dosettiano” di Palermo, Corrado Lorefice, confeziona uno studio per accusare la Chiesa di non fare lotta antimafia.

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Cristianesimo Cattolico: Contratto sociale

cristianesimocattolico:

di Francesco Agnoli, da Libertà e persona (29/06/2012)

Il 21 giugno 2012, intervenendo alla cerimonia per il 238° di fondazione della Guardia di Finanza, fra le altre cose Mario Monti ha detto che “l’evasione fiscale mina il patto tra Stato e cittadini”.

Probabilmente molti filosofi…

Cristianesimo Cattolico: Contratto sociale