La decisione del vescovo Mutsaerts è arrivata dopo la presentazione, avvenuta il 27 ottobre scorso nella sala stampa vaticana, del documento per la tappa continentale del sinodo.
Continua a leggere “Il vescovo Mutsaerts abbandona il sinodo e dice: “Non ha nulla a che fare con lo Spirito Santo””Tag: sinodo
Vescovi ridotti a postini, è ora che si sveglino
Il caso del documento della Chiesa francese inviato al Sinodo con richieste “liberal” non condivise dai vescovi, è segno della rassegnazione degli stessi vescovi il cui ruolo è svilito anche dall’autoritarismo di questo pontificato. Eppure, proprio in nome del Concilio i vescovi dovrebbero rialzare la testa.
Continua a leggere “Vescovi ridotti a postini, è ora che si sveglino”Prædicate Evangelium, riduzione del potere dei vescovi
La riforma della curia voluta da papa Francesco fa propria quella sua sinodalità che riduce e i poteri dei vesconi nelle loro diocesi.
Continua a leggere “Prædicate Evangelium, riduzione del potere dei vescovi”Sinodi manipolati per costruire la “nuova Chiesa”
Quello che sta avvenendo per la preparazione del Sinodo sull’Amazzonia è quanto già visto per i precedenti sinodi su famiglia e giovani. La riunione segreta svoltasi nei giorni scorsi in Vaticano con la partecipazione dei soliti influenti cardinali come Kasper e Schönborn, è l’ennesima dimostrazione di una conduzione “politica” dei sinodi per arrivare a esiti già decisi all’origine. Ciò che colpisce dolorosamente la coscienza dei fedeli è da un lato l’evidente manipolazione dei processi sinodali e dall’altro la presentazione dell’assise sinodale come un evento animato e dettato dallo Spirito Santo.
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L’agenda è già scritta, il Sinodo diventa solo un pretesto
Dalle nomine così unilaterali per il prossimo Sinodo sui Giovani emerge la volontà di determinare fin da subito l’esito dell’assise dei vescovi. Una conferma che in realtà, oggetto del Sinodo non siano i giovani ma nuove aperture moderniste nel campo della morale sessuale, in modo particolare delle relazioni sessuali prematrimoniali e della contraccezione. Potremmo parlare di Sinodi “pretesto”, o di Sinodi “strumentali” per raggiungere un qualche fine già stabilito prima. Il Sinodo potrà auspicabilmente anche rimanere nel vago, dire e non dire, aprire le questioni anziché chiuderle.
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Un monaco teologo rompe il silenzio sulla metamorfosi della Chiesa
La situazione di confusione è palese. Naturalmente c’è chi nega che si tratti di confusione, ritenendo che questo sia il positivo risultato di uno stile di governo ecclesiale teso “ad avviare processi più che a occupare spazi” (cfr. Evangelii gaudium 223). Dunque, il primo discernimento da fare sarebbe proprio sulla natura di questa situazione: la confusione, i disaccordi fra vescovi su punti dottrinali sensibili, possono essere frutti dello Spirito Santo?
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Omoeresia, scontro fra cardinali e vescovi nell’area germanofona
È battaglia nell’area germanofona della Chiesa sulla benedizione alle coppie omosessuali. Interviene anche Schönborn, che non prende le distanze dalle derive. Gli replica, indirettamente, Muller: “Approvare qualche cosa che Dio non approva è un’atrocità commessa in un luogo sacro”.
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Il clero ha sdoganato l’adulterio e il concubinato: inaccettabile!
Anche se il clero ha tradito il mandato del Signore, noi dobbiamo rimanere fedeli al Vangelo. Il peccato sarà sempre peccato. Il clero passa, il Vangelo resta.
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Amoris Laetitia, il card. olandese Eijk: c’è bisogno di chiarezza da parte di papa Francesco
«Le persone sono confuse e questo non va bene. L’esortazione post-sinodale Amoris laetitia ha generato dei dubbi tali per cui è necessario fare chiarezza». Esce allo scoperto il cardinale olandese Eijk: «Ciò che è vero in un posto non può essere sbagliato in un altro», ha detto circa l’interpretazione sull’Eucarestia ai “divorziati risposati”. Parole che rilanciano il dibattito dopo i dubia, strappi di alcune conferenze episcopali, appelli di vescovi e correctio formalis.
Il diritto-dovere di correggere a volte anche un papa
Nella Chiesa esiste il diritto, e persino il dovere di correggere “un apostolo”, quando insegna qualche cosa che non è giusto; e sono diritti e doveri che possono (o devono) essere esercitati non solo da “un altro apostolo”, cioè da qualcuno che ha la carica episcopale, ma anche da un inferiore verso un superiore.
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