Al cuore della rivoluzione c’è l’odio di Dio

Lo spirito della rivoluzione è espresso dalle nozioni di uguaglianza assoluta e di libertà completa, cui corrispondono due passioni: orgoglio e sensualità. Secondo S. Tommaso d’Aquino, odiare la gerarchia nell’universo significa odiare Dio. Quindi, al cuore della rivoluzione troviamo un atteggiamento di odio di Dio.

 

Sesso, quando la suora ne è malata

«Non sono d’accordo con la Chiesa su questo argomento». È sufficiente questa brevissima frase, inserita da suor Marie-Paul Ross a pagina 34 del suo Parliamo di sesso – Perché la Chiesa non deve temere l’eros (Piemme, 2013) per inquadrare questo volume nella giusta prospettiva. Un libro scritto da una suora non fedele al Magistero («Conformarmi alle regole per me è un incubo!», afferma lei stessa, p. 13), che tranne alcuni (rari) barlumi di assennatezza si pronuncia in maniera totalmente difforme alla Chiesa su temi quali la contraccezione, l’aborto, il divorzio, il matrimonio dei sacerdoti… e l’elenco potrebbe continuare. Un testo, insomma, che genera confusione tra i fedeli e che, attraverso le parole di una suora, presenta come accettate da parte della Chiesa opinioni in netto contrasto con l’insegnamento dei Vangeli. Suor Marie-Paul Ross è una suora della congregazione delle “Missionarie dell’Immacolata Concezione”, ma soprattutto è una sessuologa convinta che le persone «non hanno soltanto bisogno di evangelizzazione» (p. 9), bensì hanno bisogno di qualcuno che le aiuti ad avere «una sessualità sana e responsabile» (p. 9), in quanto «l’educazione sessuale è essenziale per mantenere un popolo in buona salute» (p. 39).

Sesso, quando la suora ne è malata

Tonino Bello, un “santo nuovo” per una “chiesa nuova”

L’A. del presente saggio esterna la sua meraviglia per la causa di beatificazione di Mons. Antonio Bello, avviata pochi anni fa. L’atteggiamento dell’A. risulta sempre più comprensibile e condivisibile alla luce di vari scritti di Mons. Bello. Fino all’ultima sua conferenza tenuta ad Assisi nell’agosto 1992, il presule pugliese ha manifestato idee molto discutibili. In sintesi ecco i punti non condivisibili del pensiero di Mons. Bello: iper-conciliarìsmo, progressismo e antropologismo teologico, linguaggio secolarìsta, filo-socialismo, pacifismo assoluto, disistima verso il Sacro e verso i Dogmi, mariologia terra-terra, sensualità, femminismo. L’A. auspica che un tale Pastore non venga presentato come modello per coloro che devono essere anzitutto maestri e custodi della Fede Cattolica.

Tonino Bello, un “santo nuovo” per una “chiesa nuova”