Chiesto l’arresto di Zanchetta, il vescovo “rifugiato” da Papa Francesco

E adesso contro Gustavo Zanchetta, l’ex vescovo di Oran protetto da papa Francesco, è stato chiesto un mandato di cattura internazionale. L’accusa è quella di aver abusato sessualmente di due seminaristi. La magistratura argentina lamenta che l’imputato non abbia risposto a numerose chiamate telefoniche, né a mail. Ma ora Zanchetta ha stabilito il suo domicilio in Vaticano, pertanto si apre una partita ad alto rischio con la Nunziatura per l’estradizione. Sempre che il Papa non lo convinca a consegnarsi.

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Omoeresia e abusi, tocca alla Germania: quante omissioni dei vescovi

Il rapporto sugli abusi clericali in Germania è uscito e immediatamente è partita l’operazione da parte della Chiesa locale per dire contro l’evidenza che l’omosessualità non c’entra. Lo studio dimostra che ci sono state gravi omissioni da parte dei vescovi tedeschi e che i ricercatori hanno trovato indizi che le cartelle personali e altri documenti sono stati distrutti o manipolati. La maggioranza dei preti coinvolti è omosessuale, ma la reticenza della Chiesa “liberal” tedesca dimostra che è in corso una campagna per normalizzare l’omosessualità.

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USA, i laici cattolici: «Santo Padre, la preghiamo di rispondere»

Alla luce dei «resoconti dilaganti di attività clericale omosessuale, pedofilia ed efebofilia», migliaia di fedeli americani hanno firmato una lettera rivolta a papa Francesco e a tutti i vescovi degli Stati Uniti, chiedendo di fare chiarezza sulle accuse e «purificare la corruzione che ha sfigurato in modo così grottesco il volto della Sposa di Cristo».

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Omoeresia e abusi, il Vaticano non vuol vedere

Mentre il procuratore della Pennsylvania ribatte al cardinale Wuerl accusandolo di non aver detto la verità, emerge la portata enorme di uno scandalo che va oltre le parole abusi e clericalismo. Non bastano le dimissioni dei vescovi, bisogna iniziare a togliere qualche berretta cardinalizia di qualche intoccabile. Emergono anche corsie protette per accogliere seminaristi allontanati perché omosessuali. Ma Roma ha capito quanto è fondo il buco nero?

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Wuerl, meglio dimettersi invece di “pontificare”

Dal Rapporto del Grand Jury della Pennsylvania appare chiaro come l’allora arcivescovo di Pittsburgh Donald Wuerl, oggi cardinale, abbia gestito in maniera tutt’altro che limpida diversi casi di sacerdoti accusati, a buona ragione, di abusi. Per ragioni analoghe, e forse addirittura più lievi, il cardinale Bernard Law di Boston si dimise. Invece di proporre commissioni di vescovi dovrebbe dimettersi. Per salvare un brandello di credibilità.

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Vescovi gay: la Chiesa è nella tempesta, non solo negli USA

Il Papa ha accettato la rinuncia al collegio cardinalizio presentata da Theodore McCarrick, vescovo emerito di Washington. Poi quelle di Philip Wilson, arcivescovo di Adelaide (Australia). E la valanga non si ferma. Gli scandali riguardano tutti abusi sessuali, su minori e anche su maggiorenni maschi, giovani seminaristi adolescenti soprattutto. E ritorna in mente l’accusa lanciata nello studio del professore polacco don Dariusz Oko, in cui si parlava di una “lobby gay nella Chiesa”: vescovi anche ad altissimo livello che si coprono a vicenda. McCarrick è soltanto la «punta dell’iceberg», dice oggi lo studioso.

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McCarrick? È solo la punta dell’ice berg

Circa la metà dei vescovi USA è gay: lo sostiene il sacerdote polacco don Dariusz Oko, il primo a denunciare la piaga dell’omoeresia nel clero.

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Preti pedofili? Chiesa, il problema non è la pedofilia ma l’omosessualità

La vicenda del vescovo Barros con anche la smentita delle affermazioni del Papa è l’esito della influenza che la lobby gay ha conquistato in Vaticano. Ma il caso Cile conferma anche che il problema degli abusi sessuali sui minori da parte di alcuni sacerdoti non ha a che fare con la pedofilia ma con l’omosessualità. Una verità che si vuole nascondere.

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Preti pedofili, le accuse del card. O’Malley imbarazzano papa Francesco

Papa Francesco difende monsignor Barros, il vescovo cileno accusato di aver coperto un sacerdote reo di abusi sui minori. Le sue parole suscitano una presa di posizione inusuale e sorprendente di un cardinale importante nella geografia delle porpore del pontificato di Bergoglio, il vescovo statunitense di Boston Sean Patrick O’Malley.

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Tutti a scuola di don Milani. Ma se questi sono i suoi allievi…

Il Forteto, il gulag omosessuale cattocomunista fondato dagli allievi di don Lorenzo Milani e frequentato da molti parlamentari del PCI-PDS-DS-PD.

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