La Dottrina sociale dei gesuiti è quella cattolica?

Nella prospettiva del mensile gesuita Aggiornamenti sociali l’«ascolto sapienziale del territorio» è detto essere un «luogo teologico», il che comporta che quell’ascolto è il punto di vista da cui cambiare anche la dottrina presente nella Dottrina sociale della Chiesa.

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Sorondo, servo dei potenti, falso paladino dei poveri

L’ultra-bergoglioso Marcelo Sanchez Sorondo in un’intervista a Repubblica, ci spiega, in un’ottica tutta marxista, che il mondo è diviso in ricchi e poveri: i ricchi inquinano e i poveri muoiono; i ricchi consumano tutte le risorse e i poveri le pagano; i ricchi surriscaldano il pianeta e i poveri affogano (per le acque che si alzano); i ricchi eleggono presidenti americani di destra e i poveri ne pagano le conseguenze. Dunque, una rivoluzione è necessaria.

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Bergoglio manda un cattocomunista alla diocesi di Lima in Perù

In Perù finisce l’era del card. Cipriani. Il papa Francesco ha infatti nominato arcivescovo di Lima don Carlos Castillo, discepolo di Gustavo Gutiérrez, “padre” della teologia della liberazione.

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Le chiese come ostelli? Un’idea che sarebbe piaciuta a Giuda Iscariota

“Non mettete avanti i poveri. Anche Giuda metteva avanti i poveri per impossessarsi del profumo di Maddalena”. A Viterbo per l’Epifania la chiesa diventerà un ristorante. E un lettore non ci sta: “Una collocazione assolutamente impropria, inopportuna, offensiva e dannosa sotto tutti i punti di vista”.

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Clelia Luro, la “strega” che ha ispirato Bergoglio

Clelia Luro, concubina dell’ex vescovo argentino Jerónimo Podestá, furono entrambi amici intimi di Jorge Mario Bergoglio.

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A Natale non c’è posto per il Bambino Gesù nelle chiese

Numeri da capogiro per il tradizionale pranzo di Natale di Sant’Egidio che ha attovagliato i poveri nelle chiese di molte città italiane. Confermando la cattiva teologia che desacralizza le chiese per trasformarle in mensa. E relegando la messa di Natale a evento superfluo o accessorio. Ma se non si mette al centro il Pane Vero, che carità sarà mai quella che si vuole offrire ai poveri?

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Chiese dismesse e “messa” senza prete: problema di fede

“Non accetto nella mia arcidiocesi i pranzi in chiesa”. L’arcivescovo di Utrecht, il cardinale Eijk, interviene sulle campagne della Nuova BQ su ”messe” dei laici e chiese dismesse per raccontare la drammatica esperienza olandese: “È la crisi di fede causata dall’iper-individualismo. Mi hanno proposto di fare come i protestanti, affittare una chiesa per eventi e guadagnare soldi: mai!”. Questo nonostante la situazione nei Paesi Bassi dove chiudono due chiese alla settimana. “Già dal ’60 i preti volevano preparare la gente a una “Chiesa senza preti. Invece ho rafforzato il ruolo del prete per rafforzare la consapevolezza del significato dell’Eucaristia. Alle liturgie della Parola la partecipazione dei fedeli è bassa”.

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La coop? Nella chiesa. Vescovi ormai liquidatori fallimentari

A Napoli ancora polemiche sull’uso delle chiese dismesse: spunta una foto di una donna nuda in una “performance”. E L’arcivescovo Sepe che fa? “Diamo le chiese chiuse alle cooperative di giovani”. Le ragioni di una ritirata che sembra un concordato fallimentare: un convegno in Vaticano si occuperà delle chiese chiuse al culto e illustrerà le linee guida per ospitare mostre o spettacoli. Insomma: tutto fuorché tornare a dirvi messa. I vescovi ormai si comportano da liquidatori di tribunale per i quali l’unico obiettivo è vendere e chiudere col passato.

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Famiglia Cristiana e i perdenti illuminati

La copertina di Famiglia Cristiana è un simbolo del ruolo di minoranza giocato male. Non c’è la comprensione delle ragioni che hanno portato a scelte diverse. È espressione di questo insopprimibile impulso, da parte di una agenzia che non sembra più maggioritaria nel consenso e nella fioritura vocazionale in Italia, eppure, senza accorgersene, detta la linea invece di esaminare seriamente come mai siamo arrivati all’attuale situazione.

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