Dal 1° settembre al 4 ottobre torna il “Tempo del creato”, iniziativa ecumenica per spingere a una riflessione sulla creazione. In realtà è la celebrazione di un nuovo panteismo oggi in voga tra i cristiani, compresa la Chiesa cattolica.
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Preghiera e digiuno per fermare le eresie del Sinodo sull’Amazzonia
Una «crociata di preghiera e digiuno» perché il Sinodo sull’Amazzonia non approvi errori ed eresie contenute nell’Instrumentum Laboris. È questo l’appello a clero cattolico e laici lanciato dal cardinale Raymond L. Burke e dal vescovo ausiliare di Astana Athanasius Schneider. Quaranta giorni a partire dal 17 settembre e fino al 26 ottobre, vigilia della chiusura del Sinodo. In un documento, che La Nuova BQ pubblica in esclusiva, i sei errori ed eresie che i padri sinodali sono chiamati a respingere in accordo con l’insegnamento della Chiesa.
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Il panteismo di Leonardo Boff
Il teologo “della liberazione” Leonardo Boff ha contributo all’enciclica Laudato sì sulla salvaguardia della “casa comune”. Regista di tutti i filoni della teologia modernista: immanentismo, panteismo, antispecismo, storicismo naturalistico e monismo post-cristiano.
Il Sinodo dell’Amazzonia bypassa Benedetto XVI
Chi abbia letto solo qualcosa di Joseph Ratzinger come teologo, poi come papa e ora come papa emerito, non può non osservare l’enorme divario di prospettiva rispetto ai contenuti dell’Instrumentum laboris del prossimo sinodo sull’Amazzonia. Rispetto alle considerazioni ratzingeriane sulle “religioni del mito” e sulla “religione del Logos”, l’Instrumentum laboris è agli antipodi.
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Cosa unisce la Mafia san Gallo al progetto del gesuitismo modernista?
Le “preferenze” rivoluzionarie e panteistiche dei gesuiti Sosa e Bergoglio
Continuando i ragionamenti sviluppati in questo precedente editoriale: Sei anni di colpi di scena: ma nulla da festeggiare, e dopo aver dato prova di come siano proprio gli “Amici” di Bergoglio a dare conferma a questi editoriali, vedi qui, occorre ora procedere con un altro passaggio.
Condividiamo allora una riflessione del professor Augusto Padilla, che facciamo nostra.
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Dalle fake news alla fake church?
Due papi, due Chiese. Le “fake news” di Francesco e il gran rifiuto di Benedetto.
Il “pancristismo” materialistico di Teilhard de Chardin
L’evoluzionismo teologico del gesuita Teilhard De Chardin può essere riabilitato dalla Chiesa cattolica? Ovviamente no, ma molti se ne infischiano.
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A chi interessa rilanciare Teilhard de Chardin
In questi giorni è partita da uno scranno altissimo, quello del cardinal Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, la richiesta al papa Francesco di annullare la condanna al gesuita panteista ed evoluzionista Pierre Teilhard de Chardin, il che in pratica sdoganerebbe indirettamente, ma in modo clamoroso, anche la New Age, smentendo documenti usciti sotto tre pontificati diversi.
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Teilhard ha creato una gnosi cristiana in cui la scienza prende il posto della fede
Il gesuita Pierre Teilhard de Chardin? Panteista e gnostico.
di Francesco Lamendola
Ateismo e panteismo
[…] Mons. Negri tocca altresì con sottile acume, da uomo di grande cultura qual è, la radice dottrinale dei mali dei quali oggi soffrono la società e la Chiesa: la diffusione di dottrine di radice hegeliana – sappiamo come l’hegelismo è all’origine del nazismo e del comunismo – secondo le quali “l’uomo è Dio”, quindi una falsa, eretica e nefasta interpretazione del mistero dell’Incarnazione, oggi purtroppo di moda in certi ambienti cattolici, per la quale da una parte si confondono tra di loro le due nature di Cristo (umana e divina) ed inoltre la divinità così intesa non è attribuita soltanto a quella individualità benedetta e santa che è l’umanità di Nostro Signore Gesù Cristo, ma è estesa a tutta l’umanità, quindi non si dice più secondo la retta fede “quell’uomo è Dio”, ma ereticamente “l’uomo come tale è Dio”.
L’ateismo (“Dio non esiste, esiste solo l’uomo”) non è cosa diversa dal panteismo (“l’uomo è Dio”), sono le due facce della stessa medaglia. Hanno in comune l’idea che l’uomo si sostituisce a Dio e pretende di agire da Dio.
Infatti, come sanno bene gli storici della filosofia e della teologia, ateismo e panteismo hanno la loro comune radice nell’antropocentrismo rinascimentale e cartesiano, risorgenza dell’antico paganesimo, nonché nel soggettivismo luterano, falsa interpretazione della fede.
L’ateismo è apertamente anticristiano, ma lo è anche il panteismo sotto le apparenze di una falsa spiritualità: quello “Spirito” del quale parlano Hegel e Gentile. Il panteismo, che si veste da cattolicesimo senza esserlo, è l’anima del modernismo, del quale tante volte ho parlato su questo sito.
Non è difficile immaginare le terribili conseguenze di questa empia visione nel campo dell’agire umano: l’individuo non si sente più vincolato da una legge morale oggettiva, trascendente ed universale, ma, ritenendosi appunto Dio o al posto di Dio, si crede autorizzato ad essere egli stesso il principio e il criterio assoluti del proprio pensare e del proprio agire: una superbia satanica, che è alla base di tutti i mali dell’intelligenza e della volontà dei quali oggi soffriamo.
Dobbiamo pertanto esprimere la nostra grande gratitudine al carissimo Mons. Negri per il suo esemplare ed incoraggiante comportamento di Pastore, in perfetta attuazione di quel modello di Vescovo che gli è offerto dal Concilio Vaticano II, liberato dai fraintendimenti che da cinquant’anni lo falsificano e lo rendono ostico a certi spiriti benintenzionati ma non sufficientemente illuminati.
P. Giovanni Cavalcoli
Bologna, 20 aprile 2013