In questa nuova Diretta di Fede & Cultura, abbiamo come ospiti due penne di eccezione della nostra casa editrice: Mons. Nicola Bux e Aldo Maria Valli, coautori del libro di recente uscita, “Il Cambio della Guardia”, sull’esperienza di Bose, il triste epilogo di Enzo Bianchi e il suo significato paradigmatico per la Chiesa post-Vaticano II.
Tag: indifferentismo
Voci critiche sul viaggio di Francesco in Iraq
Alcune autorevoli personalità sostegno che Francesco, in questo viaggio iracheno, non ha ottenuto nulla.
Continua a leggere “Voci critiche sul viaggio di Francesco in Iraq”L’equivoco interreligioso dei “Figli di Abramo”
Va bene invitare a collaborare le tre religioni per lo sviluppo e la pace, ma non si può far diventare quella dei Figli di Abramo una nuova religione. Ma è proprio il rischio che si corre con l’approccio di papa Francesco ieri a Ur.
Continua a leggere “L’equivoco interreligioso dei “Figli di Abramo””Mons. Bux: “Il primo a convertirsi dovrebbe essere proprio Papa Francesco”
In una video intervista a Vox Italia TV, mons. Nicola Bux ricorda come la tentazione dell’indifferentismo religioso, adesso molto forte, sia ricorrente nel corso della storia: “Sant’Agostino ci fornisce le armi concettuali giuste per interpretare e respingere le insidie di oggi che ricordano molto da vicino quelle di ieri. Il Grande Reset è una torre di Babele destinata a fallire”.
Continua a leggere “Mons. Bux: “Il primo a convertirsi dovrebbe essere proprio Papa Francesco””La diocesi di Bergamo si è già islamizzata
Per la festa islamica odierna di Eid Al-Adha, il direttore dell’Ufficio della diocesi di Bergamo per il dialogo interreligioso ha scritto ai parroci invitandoli a dare sostegno ai fedeli musulmani per poter celebrare la festività. Anche la Bibbia viene manipolata per valorizzare la ricorrenza islamica. È una forma di clericalismo estremo, un rovesciamento della missione della Chiesa.
Continua a leggere “La diocesi di Bergamo si è già islamizzata”Prima Santa Sofia, dopo San Pietro… passando per Abu Dhabi
L’annuncio del presidente turco Erdogan secondo cui la basilica di Santa Sofia, attualmente museo, sarà trasformata in moschea, ha un grave significato simbolico. Papa Francesco si è detto addolorato per questa decisione: ma questi sono anche i frutti della politica di Abu Dhabi, con la quale il Vaticano tende la mano all’Islam ottenendone in cambio schiaffoni.
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Religioni senza Dio, preghiera senza un perché
La Giornata odierna di preghiera e digiuno ispirata al documento di Abu Dhabi e proposta a tutte le religioni si fonda su un generico desiderio di pace e di salute che è tutto umano e anche il fine è tutto umano. Al divino ci si rivolge perché soddisfi i nostri desideri umani. Ma senza il desiderio di conversione anche la preghiera è senza senso.
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Se Dio diventa relativista. La dichiarazione di Abu Dhabi un anno dopo
“Come può Dio aver voluto religioni che negano la divinità di Cristo? Non va questo contro la logica oltre che contro la fede? Davvero Dio può volere che le creature umane sostengano idee e fedi contraddittorie rispetto a Gesù Cristo e a Dio stesso?”, domanda amaramente e retoricamente Aldo Maria Valli.
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La Caritas in veritate critica il sinodo sull’Amazzonia
Il pluralismo religioso e la salvaguardia dell’ambiente sono due tematiche oggi molto sentite. Oggi questi due argomenti sono in primo piano negli interessi pastorali della Chiesa, anche oltre il sinodo sull’Amazzonia. In questo contesto può essere utile spulciare l’enciclica di Benedetto XVI Caritas in veritate nei punti in cui si tratta delle religioni e dell’ambiente, per vedere se l’attuale atteggiamento della Chiesa ne sia confortato o meno.
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Chiese dismesse e “messa” senza prete: problema di fede
“Non accetto nella mia arcidiocesi i pranzi in chiesa”. L’arcivescovo di Utrecht, il cardinale Eijk, interviene sulle campagne della Nuova BQ su ”messe” dei laici e chiese dismesse per raccontare la drammatica esperienza olandese: “È la crisi di fede causata dall’iper-individualismo. Mi hanno proposto di fare come i protestanti, affittare una chiesa per eventi e guadagnare soldi: mai!”. Questo nonostante la situazione nei Paesi Bassi dove chiudono due chiese alla settimana. “Già dal ’60 i preti volevano preparare la gente a una “Chiesa senza preti. Invece ho rafforzato il ruolo del prete per rafforzare la consapevolezza del significato dell’Eucaristia. Alle liturgie della Parola la partecipazione dei fedeli è bassa”.
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