Quei cattolici di sinistra rapiti dal film di Bellocchio

Castagnetti dopo aver visto il film di Bellocchio sul caso Mortara parla di disumanità della Chiesa. Così svela che l’unico rapito è l’ex leader popolare, ma dalla cultura marxista della quale ormai abbraccia tutto, anche l’anticlericalismo. Invece di inquadrare storicamente certi fenomeni, gli intellettuali cattoprogressisti affidano all’emotività di un film la loro esperienza di fede.

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Ideologico e statalista: il solito 25 aprile dossettiano

Ideologia della Resistenza, costituzionalismo, statalismo: il modo in cui ancora oggi si festeggia in Italia il 25 aprile può essere definito “dossettiano”. I tanti errori che fece: non vide che il fascismo come male assoluto era la scusa per legittimare il comunismo nel nostro Paese tramite la retorica della “salute nazionale”. A farne le spese fu l’etica della politica, con i dossettiani che in Parlamento scelgono sistematicamente la fedeltà alle procedure istituzionali piuttosto che i principi della legge morale naturale e della fede cattolica.

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Quella fede così infantile dei cattolici adulti

Fra i tipi cattolici, uno molto diffuso nella politica contemporanea, da Prodi a Biden, è il “cattolico adulto”. Si proclama pubblicamente cattolico, ma altrettanto pubblicamente promuove politiche che contraddicono la dottrina della Chiesa, dall’aborto al gender. Benedetto XVI li aveva capiti e definiva “infantile” la loro fede.

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Conclave in vista, tutti a prendere le distanze da Francesco

Invecchiato e indebolito, papa Francesco è finito sotto attacca anche dai suoi sostenitori, insoddisfatti delle frenate all’agenda progressista, e già si pensa al prossimo conclave. L’analisi del vaticanista Sandro Magister.

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Il dossettismo di Zuppi e la Costituzione idolatrata

La lettera che il cardinale Zuppi ha idealmente scritto alla Costituzione richiama alla mente Dossetti per la visione insieme laica e religiosa della Costituzione stessa. Nessun accenno ai difetti della nostra Carta fondamentale, a partire dal mancato riferimento a Dio. Nel solco del dossettismo, Zuppi scade in un’ideologia della Costituzione, che non è evangelicamente accettabile.

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Paghiamo anche gli islamologi: il lauto “ristoro” alla Scuola di Bologna di Melloni & Co.

Mentre le imprese chiudono senza ristori, nelle campagne palermitane “prospera” una biblioteca sconosciuta con appena 9.000 libri e due bibliotecarie, ma che promette di essere punto di riferimento internazionale dell’islamologia grazie ai milioni che lo Stato italiano gli garantirà per 5 anni. Merito dell’accordo cucito su misura e senza bando tra Ministero dell’Università e Fondazione per le Scienze religiose di Bologna, che ha ottenuto il finanziamento quinquennale di 2 milioni e mezzo per la Biblioteca La Pira. Nata solo due anni fa, ospitata dalla Diocesi dell’amico vescovo Lorefice, è specializzata in testi coranici e islamici. Che ancora sono pochissimi: saranno comprati con i soldi dello Stato.

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Tagle, potere e fiducia: chi è il nuovo uomo forte vaticano

Il cardinale Tagle alla Congregazione per l’Evangelizzazione ridisegna la mappa del potere vaticano: si ritroverà a guidare un super-dicastero destinato a sottrarre alla Congregazione per la Dottrina della Fede il primato nell’organigramma. La vicinanza alla scuola di Bologna, l’imprinting “progressista” e la fiducia di Bergoglio: ecco perché il cardinale “bambino” sarà determinante nel nuovo assetto della governance vaticana.

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Nuovo patto delle Catacombe: compimento del Vaticano II?

Il testamento segreto del Concilio Vaticano II è divenuto pubblico e ufficiale. Il 20 ottobre 2019 nelle Catacombe di Domitilla è stato solennemente rinnovato il “Patto per una Chiesa serva e povera” stipulato il 16 novembre 1965, in quello stesso luogo, da quarantadue padri conciliari, qualche settimana prima della conclusione dell’assise.

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Sinodo Amazzonia, la rivoluzione continua senza esclusione di colpi

È una fake news la sparata virale di don Nicolini sul diacono che in Amazzonia già dice Messa con l’ok del Papa. La NuovaBQ incastra il prete progressista che deve ammettere: «Non ho prove, è solo un “si dice”». Intanto il messaggio distruttivo del celibato passa irresponsabilmente attraverso una rivoluzione per sentito dire, che tira in ballo senza smentite il Papa (È un falso la “Messa” del diacono, di Andrea Zambrano, La NuovaBQ, 17-09-2019).

Il Sinodo sull’Amazzonia, nel quale si cercherà di introdurre un clero uxorato, è alle porte. Ed i suoi profeti iniziano a predicare. Come don Giovanni Nicolini, il prete dossettiano che parla di abolizione del celibato. Ma scivola – e parecchio – sulla storia e la teologia. A cominciare dalla negazione del dono del celibato, in aperta contraddizione con l’insegnamento di san Giovanni Paolo II (Guerra sporca al celibato, di Luisella Scrosati, La NuovaBQ, 17-09-2019)

Le critiche all’Instrumentum Laboris del Sinodo per l’Amazzonia sono strumentali e “un modo per influire nell’elezione del prossimo Papa”. Per il generale dei gesuiti, padre Arturo Sosa, tutto si riduce a lotta di potere nella Chiesa (I deliri di Sosa continuano, di Marinellys Tremamunno, La NuovaBQ, 17-09-2019).