Amoris Laetitia, i vescovi dell’Emilia-Romagna sdoganano l’adulterio e il concubinato

Per i divorziati-risposati — rei di due peccati mortali, l’adulterio e il concubinato — può essere lecito avere rapporti “coniugali” ed accostarsi così alla Comunione. È quanto affermano le linee guida dei vescovi dell’Emilia-Romagna per l’applicazione di Amoris Laetitia, dando seguito a quello che appare come un input dall’alto.

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Comunione ai divorziati-risposati, ricomincia la battaglia delle interpretazioni

Oggi Papa Francesco firma il documento a conclusione del Sinodo, che sarà reso noto ad aprile. C’è attesa per la risposta sull’accesso ai sacramenti per i divorziati risposati. Vigilia turbolenta e animata da due posizioni contrapposte. Il cardinal Kasper parla di una rivoluzione che farà voltare pagina alla Chiesa dopo 1700 anni. Gli risponde idealmente il Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, Muller, che in un libro intervista sbarra le porte a ogni strappo: «La misericordia divina non è mai una dispensa dei comandamenti di Dio e della Chiesa, o una giustificazione per sospenderli o invalidarli».

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Leggende metropolitane. La “misericordia” dei felici anni Settanta

È vero che la Chiesa, fino al pontificato di Giovanni Paolo II, permetteva ai divorziati-risposati, “caso per caso”, di ricevere la Santa Comunione? Ovviamente no. Anzi, fino alla riforma del Codice di Diritto Canonico del 1983, erano persino scomunicati.

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