Se cambia l’Eucarestia, cambia la Chiesa

Al sinodo straordinario sull’Amazzonia qualcuno proporrà di cambiare il tipo di pane da usare per la consacrazione eucaristica. Cambiare l’Eucarestia significare cambiare la Chiesa, cambiare la nostra religione. Sarà l’inizio della fine?

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Coccopalmerio saccheggia i testi della Chiesa

In un’intervista il cardinale Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio consiglio per i testi legislativi, spiega perché sarebbe possibile che il coniuge protestante, sposato con un cattolico, possa ricevere l’Eucaristia “ogni volta che i due coniugi partecipano insieme alla santa messa”. Saccheggiare i testi del Magistero, decurtarli, manipolarli, minimizzare la fede della Chiesa: siamo certi che sia questa la via dell’ecumenismo?

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Pastori infedeli e malvagi, giù le mani dall’Eucarestia!

A stupire non deve essere il duro intervento del cardinale Eijk, piuttosto il silenzio di tanti vescovi e cardinali sulla fuga in avanti dei vescovi tedeschi sull’inter-comunione, iniziativa che va a toccare il cuore della Rivelazione cristiana.

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Attenuanti in fuori gioco, il matrimonio non è una morale

Sulle controverse interpretazioni di AL interviene il benedettino Meiattini: «Il matrimonio in quanto Sacramento possiede un carattere pubblico, ecclesiale e liturgico. Ciò che impedisce ai “divorziati risposati” di partecipare pienamente all’Eucaristia, è la dimensione simbolica della loro vita, che contraddice la dimensione simbolica del sacramento. Impostare le questioni morali a prescindere dalla natura e struttura dei sacramenti, significa ledere qualcosa di fondamentale nella stessa forma della rivelazione».

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