Ratzinger ha corretto gli errori e vanificato i tentativi dei modernisti di falsificare il Vaticano II, contrapponendo «alla loro ermeneutica della rottura la sua ermeneutica della continuità». La maggior parte dei teologi tedeschi lo odia anche perché Benedetto «ha preteso una de-mondanizzazione della Chiesa». La Bussola intervista lo storico Michael Hesemann, amico personale di Ratzinger.
Continua a leggere “«Benedetto XVI ha strappato il Concilio dalle grinfie dei modernisti»”Tag: ermeneutica della discontinuità
L’eredità di Benedetto: proseguire nella ricostruzione post conciliare
L’eredità di Benedetto XVI consiste nel riprendere in mano l’intera questione del concilio e del post-concilio da dove egli l’ha lasciata, proseguendo nel fermo delle tendenze dissolutrici e proseguendo nella ricostruzione. Per Francesco invece il dibattito su concilio e post-concilio è finito e la Chiesa è ancora in posizione di conservazione e non di uscita. Il caso della Messa antica lo dimostra. Ma la moltitudine di fedeli che si è riversata a Roma per Papa Ratzinger mostra che il suo lascito appartiene all’epica religiosa. Francesco non potrà non confrontarsi con essa.
Continua a leggere “L’eredità di Benedetto: proseguire nella ricostruzione post conciliare”Mons. Marchetto: Il Concilio Vaticano II va letto nella continuità della Chiesa
L’11 ottobre ricorrono i 60 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II: sia Giovanni XXIII che Paolo VI hanno sempre detto con chiarezza che volevano un rinnovamento che meglio valorizzasse la dottrina, precisa e immutabile. Una pastorale senza dottrina è inconcepibile, è lontana dalla Tradizione cattolica. E non si può dire di accogliere il Concilio se non si rispettano i documenti prodotti. Alla Nuova Bussola Quotidiana parla l’arcivescovo Agostino Marchetto, il più importante storico del Concilio.
di Nico Spuntoni (10-10-2022)
L’11 ottobre 1962 veniva aperto nella Basilica di San Pietro il Concilio Vaticano II che si sarebbe poi concluso l’8 dicembre 1965. Nel discorso d’inaugurazione, Giovanni XXIII chiarì il compito che affidava ai 2540 Padri Conciliari, dicendo loro: “Occorre […] che l’intera dottrina cristiana, senza toglierne alcuna parte, in questo nostro tempo sia ricevuta da tutti con nuovo slancio. Occorre che questa dottrina certa e immutabile, alla quale si deve mostrare…
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Il palese “non sequitur” liturgico di Papa Francesco
Tutte le contraddizioni della lettera apostolica Desiderio desideravi.
Continua a leggere “Il palese “non sequitur” liturgico di Papa Francesco”Il Concilio Vaticano II è “esaurito”?
L’onestà potrebbe sembrare richiederci di dire che il Concilio è ormai lettera morta: O meglio dire, non che è morto, ma che ha ottenuto tutto ciò che poteva ottenere.
Il Vaticano II si è inteso come un “concilio pastorale”. Qualcosa di pastorale è pratico. Qualcosa di pratico è come una forza che viene esercitata e applicata entro limiti definiti. L’onestà potrebbe sembrare richiederci di dire che il Concilio è ormai lettera morta: O meglio dire, non che è morto, ma che ha ottenuto tutto ciò che poteva ottenere.
di Michael Pakaluk (16-02-2022)
Non nego la validità del Vaticano II, naturalmente, né la sua immensa importanza. Ho letto ogni documento e affermo con tutto il cuore ogni linea. Ho anche letto tutti i documenti “post-conciliari”, e le Fonti del Rinnovamento di Karol Wojtyla. Ho scritto molti saggi e tenuto molte conferenze sul Concilio. Ho anche fatto una nuova traduzione di uno dei suoi decreti. Sarebbe difficile trovare dieci cattolici che abbiano studiato il Concilio più a fondo di me (“non è un vanto, solo un fatto” – John Wayne). Eppure…
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Il Concilio Vaticano II. Riforma o rivoluzione? Tavola rotonda con Roberto de Mattei
Il Concilio Vaticano II avrebbe dovuto portare, nelle speranze dei papi e dei padri conciliari, una stagione di prosperità e serenità alla Chiesa, invece fu proprio Paolo VI, il pontefice che lo chiuse, che solo pochi anni dopo dovette ammettere che era cominciata l’epoca più difficile del cattolicesimo. Ma com’è stato possibile tutto questo? La moderata riforma che la maggioranza dei vescovi di allora auspicava è degenerata in una disastrosa rivoluzione. Di questo e altro parliamo con il prof. Roberto de Mattei, presidente della Fondazione Lepanto e direttore di Corrispondenza Romana, nonché autore di tante valorose opere cattoliche, tra cui il celeberrimo Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta.
In occasione del Santo Natale di quest’anno, naturalmente oltre che queste libro, suggeriamo anche di regalare qualche opera delle Edizioni Fiducia, diretta dal prof. de Mattei, che propone tantissime opere di spiritualità.
Consenso internazionale al dibattito sul Vaticano II aperto dai vescovi Viganò e Schneider
La revisione critica del Vaticano II è un fatto ormai ineluttabile.
Mons. Antonio Bello, la mariologia feriale e l’ermeneutica della discontinuità
di P. Alessandro Maria Apollonio, F.I.
Nel recentissimo numero di Civiltà Cattolica, 3 ott. 2009, anno 160, n. 3823, pp. 91-92 si recensiscono ben 4 volumi che presentano la figura di mons. Tonino Bello (1935-1993), Vescovo di Molfetta: due di questi libri parlano di lui, e negli altri due è lui che parla, essendone l’autore. Nella benevola seppur rapida recensione, s’accenna alla sua Mariologia e al fatto che nel 2007 è stato avviato il suo processo di beatificazione. Ora, senza voler entrare in merito alla sua personale santità, vorrei mettere in luce il carattere fuorviante, certamente non esemplare, della sua Mariologia.
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