Ratzinger ha corretto gli errori e vanificato i tentativi dei modernisti di falsificare il Vaticano II, contrapponendo «alla loro ermeneutica della rottura la sua ermeneutica della continuità». La maggior parte dei teologi tedeschi lo odia anche perché Benedetto «ha preteso una de-mondanizzazione della Chiesa». La Bussola intervista lo storico Michael Hesemann, amico personale di Ratzinger.
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Mons. Marchetto: Il Concilio Vaticano II va letto nella continuità della Chiesa
L’11 ottobre ricorrono i 60 anni dall’apertura del Concilio Vaticano II: sia Giovanni XXIII che Paolo VI hanno sempre detto con chiarezza che volevano un rinnovamento che meglio valorizzasse la dottrina, precisa e immutabile. Una pastorale senza dottrina è inconcepibile, è lontana dalla Tradizione cattolica. E non si può dire di accogliere il Concilio se non si rispettano i documenti prodotti. Alla Nuova Bussola Quotidiana parla l’arcivescovo Agostino Marchetto, il più importante storico del Concilio.
di Nico Spuntoni (10-10-2022)
L’11 ottobre 1962 veniva aperto nella Basilica di San Pietro il Concilio Vaticano II che si sarebbe poi concluso l’8 dicembre 1965. Nel discorso d’inaugurazione, Giovanni XXIII chiarì il compito che affidava ai 2540 Padri Conciliari, dicendo loro: “Occorre […] che l’intera dottrina cristiana, senza toglierne alcuna parte, in questo nostro tempo sia ricevuta da tutti con nuovo slancio. Occorre che questa dottrina certa e immutabile, alla quale si deve mostrare…
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Cosa significa rifiutare il Vaticano II?
La continua battaglia sul Vaticano II sembra riguardare più un’idea del Concilio e la sua attuazione, piuttosto che concentrarsi sulla sua effettiva legittimità.
di R. Jared Staudt (07-07-2022)
Il Concilio Vaticano II (1962-65) è stato un concilio ecumenico unico nel suo genere. I venti precedenti erano stati convocati per affrontare particolari crisi dottrinali o ecclesiali, mentre Giovanni XXIII convocò il Vaticano II per definire un nuovo programma pastorale per affrontare il mondo moderno. Non si trattava di una crisi particolare ma di una crisi generale, incentrata sulla ricerca di un nuovo modo di trasmettere la vita cristiana nel mondo moderno.
All’indomani del Concilio, sia l’ala progressista che quella tradizionale lo considerarono rivoluzionario, una netta rottura con la prassi precedente della Chiesa. Non ha aiutato il fatto che gli anni Sessanta fossero un periodo di grande fermento culturale, che ha alimentato il fuoco della confusione e della disaffezione nella Chiesa.
Papa…
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Il Concilio Vaticano II. Riforma o rivoluzione? Tavola rotonda con Roberto de Mattei
Il Concilio Vaticano II avrebbe dovuto portare, nelle speranze dei papi e dei padri conciliari, una stagione di prosperità e serenità alla Chiesa, invece fu proprio Paolo VI, il pontefice che lo chiuse, che solo pochi anni dopo dovette ammettere che era cominciata l’epoca più difficile del cattolicesimo. Ma com’è stato possibile tutto questo? La moderata riforma che la maggioranza dei vescovi di allora auspicava è degenerata in una disastrosa rivoluzione. Di questo e altro parliamo con il prof. Roberto de Mattei, presidente della Fondazione Lepanto e direttore di Corrispondenza Romana, nonché autore di tante valorose opere cattoliche, tra cui il celeberrimo Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta.
In occasione del Santo Natale di quest’anno, naturalmente oltre che queste libro, suggeriamo anche di regalare qualche opera delle Edizioni Fiducia, diretta dal prof. de Mattei, che propone tantissime opere di spiritualità.
Consenso internazionale al dibattito sul Vaticano II aperto dai vescovi Viganò e Schneider
La revisione critica del Vaticano II è un fatto ormai ineluttabile.