Disobbedienza giurata: i preti “riformatori” dettano legge

I membri della Pfarrer-Initiative si impegnano pubblicamente a non rifiutare la Comunione ai divorziati-risposati, ai cristiani di altre confessioni ed anche a quanti hanno lasciato la Chiesa cattolica. In una critica costante all’Humanae vitae e al magistero della Chiesa.

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Domanda retorica: E se avesse ragione Lefebvre?

Analisi dell’incontro-scontro fra papa Paolo VI e mons. Marcel Lefebvre avvenuto a Castel Gandolfo nel 1976. Il connubio tra coscienza/fede e potere/autorità è assolutamente sterile: non porta rimedio. Questo lo possiamo affermare con cognizione di causa a distanza di decenni.

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Obbedienza e resistenza nella storia e nella dottrina della Chiesa

Quando san Tommaso pone la questione “se i sudditi sono tenuti a ubbidire in tutto ai loro superiori”, la sua risposta è negativa. I motivi per cui un suddito può non essere tenuto a ubbidire in tutto al proprio superiore, spiega il Dottore Angelico, sono due. Eccoli.

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Obbedienza e infallibilità. Il papa non è sempre infallibile.

Padre Paolo Siano FI ha inviato al vaticanista Tosatti un interessante articolo che costituisce un contributo ad alcuni dei temi che verranno dibattuti il 7 aprile prossimo a Roma riguardo la crisi della Chiesa e i limiti dell’infallibilità pontificia.

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Il minimalismo, malattia del cattolicesimo contemporaneo

La vera causa della crisi della e nella Chiesa attuale non sta tanto nella arroganza di chi ha perso la fede, ma nella debolezza di chi, conservandola, preferisce tacere, piuttosto che difenderla pubblicamente.

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Quando il 68 partì dalla sacrestia

Se studiamo con attenzione la storia di quel fatidico 1968, ci accorgeremo che è proprio all’interno della Chiesa Cattolica, nei settori giovanili e maggiormente compromessi con il secolo, che nacque il movimento di protesta italiano.

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La Correctio filialis e la Laudatio di papa Francesco

Tre settimane dopo la Correctio filialis è apparsa la prima risposta organizzata: una Laudatio pubblicata sul web, a firma di un gruppo di sacerdoti e intellettuali di area prevalentemente austro-germanica. È chiaro a questo punto che la profonda divisione che percorre la Chiesa non è tra detrattori e fan di papa Francesco.

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Quando Gesù rimproverò il suo primo vicario

«Vade retro, Satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

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I “catto-progressisti”: Francesco non ci basta.

Può essere interessante piluccare tra i molti commenti di parte catto-progressista (quella storica naturalmente) al terzo anniversario dell’elezione di papa Francesco. Oltre ad alcuni passi dei documenti di Noi siamo Chiesa e dell’Associazione Viandanti proponiamo anche qualche considerazione di Marco Politi, Luigi Sandri e Luis Badilla.

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Quelli che rispettano la dottrina, ma poi attaccano i dogmi di fede. Come il matrimonio indissolubile

Tra i tanti messaggi usciti in questi giorni dal Sinodo non mancano quelli che, pur essendo presentati come meri adattamenti “pastorali” alla mutata situazione sociologica, propongono in realtà un radicale cambiamento della dottrina dogmatica e morale della Chiesa. Dottrina che nella sua presunta astrazione viene contrapposta all’azione pastorale, cioè alla vita reale.

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