Breve guida per i Laici davanti a Sacerdoti che scandalizzano sia in dottrina quanto in morale

Cooperatores Veritatis

“… il sacerdote non insegna proprie idee, una filosofia che lui stesso ha inventato, ha trovato o che gli piace; il sacerdote non parla da sé, non parla per sé, per crearsi forse ammiratori o un proprio partito; non dice cose proprie, proprie invenzioni, ma, nella confusione di tutte le filosofie, il sacerdote insegna in nome di Cristo presente, propone la verità che è Cristo stesso, la sua parola, il suo modo di vivere e di andare avanti.
Per il sacerdote vale quanto Cristo ha detto di se stesso: “La mia dottrina non è mia” (Gv, 7, 16); Cristo, cioè, non propone se stesso, ma, da Figlio, è la voce, la parola del Padre. Anche il sacerdote deve sempre dire e agire così: “la mia dottrina non è mia, non propago le mie idee o quanto mi piace, ma sono bocca e cuore di Cristo e rendo presente questa…

View original post 2.051 altre parole

Traditionis Custodes. Obbedienza sì o no?

Sia nella sfera civile sia in quella ecclesiastica, i cattolici affrontano crescenti pressioni per sottomettersi a sentenze o comandi che sono sempre più in contrasto con l’insegnamento della Scrittura, della Tradizione e persino della ragione naturale. Per quanto riguarda la Chiesa non si può trovare migliore esempio di un diktat così preoccupante di quello del motu proprio Traditionis Custodes di papa Francesco e dei Responsa ad dubia della Congregazione per il culto divino, che limitano l’accesso ai tradizionali riti sacramentali e vogliono la loro eventuale eliminazione dalla vita della Chiesa. Cosa deve fare un fedele cattolico?

Continua a leggere “Traditionis Custodes. Obbedienza sì o no?”

Dal Summorum Pontificum al Traditionis custodes: Come laici inascoltati che fine facciamo?

Con la pubblicazione di questo nuovo Motu Proprio di Papa Francesco (per il quale le nostre preghiere oggi sono e devono esser ancor più intense), invece, sembra che i laici siano stati ridotti ad un nulla, a spettatori passivi di un processo del tutto clericale. Centralismo puro e passività assoluta. Altro che pre-concilio! Altro che Messa antica! Neanche nel Medioevo si era mai giunti a tanto. Anzi, tutt’altro…

Continua a leggere “Dal Summorum Pontificum al Traditionis custodes: Come laici inascoltati che fine facciamo?”

Movimenti al guinzaglio, mai stata meno libertà nella Chiesa

Con il nuovo decreto che impone la democratizzazione, i movimenti vengono ridotti ad associazioni e i carismi mortificati. È un’ulteriore tappa del processo di costrizione e omologazione che ha già colpito conventi di clausura e parrocchie. I grandi movimenti risultano normalizzati, quelli refrattari sono sotto pressione e quelli che resistono vengono apertamente combattuti. Mai vista una serie così ampia di commissariamenti, visite apostoliche, accentramento di potere ecclesiale, timori di rappresaglie.

Continua a leggere “Movimenti al guinzaglio, mai stata meno libertà nella Chiesa”

Nuovi preti: sinodali, “moderni”, tutto ma non santi

Ripensare il sacerdozio, questo l’obiettivo del Simposio teologico internazionale progettato dalla Congregazione dei Vescovi e presentato alla stampa dal cardinale Marc Ouellet nel segno dello stare al passo coi tempi e della sinodalità. Nessuno ha parlato della “santità” del sacerdote, la quale, in fondo, è l’unica cosa che conta e che sta alla base anche della soluzione dei cosiddetti problemi concreti.

Continua a leggere “Nuovi preti: sinodali, “moderni”, tutto ma non santi”

Il demonio non è semplicemente l’accusatore: è il calunniatore

Sostenere che chi accusa il papa di deviazioni dalla retta dottrina, di ambiguità e di cedimenti al pensiero del mondo (preferisco dire così piuttosto che usare l’espressione generica, e ingannevole, “parlare male del papa”) si comporta come il demonio è inesatto e, diciamolo, pure scorretto.

Continua a leggere “Il demonio non è semplicemente l’accusatore: è il calunniatore”

“No, non si può vietare la Comunione sulla lingua”

Mons. Christophe J. Kruijen, sacerdote della diocesi di Metz, alla Congregazione per la Dottrina della Fede dal 2008 al 2016 e autore del recente articolo À propos de l’interdiction de la communion donnée sur la langue, ha spiegato alla Nuova Bussola Quotidiana il limite dei vescovi e delle conferenze episcopali nel vietare di ricevere la Comunione sulla lingua e quali possibilità si hanno di distribuirla così nonostante l’imposizione.

Continua a leggere ““No, non si può vietare la Comunione sulla lingua””