A Chicago è confermata la sospensione delle celebrazioni pubbliche dell’ICRSS, cambia l’aria ad Arlington e laddove la “Messa in latino” prosegue è condizionata a un termine. Si tenta di accelerare le tappe verso l’estinzione di un rito che tentarono di seppellire 50 anni fa, ma è più vivo e ostinato dei suoi detrattori.
Continua a leggere “Una data di scadenza per la Messa in rito antico”Tag: Blaise Cupich
Rieducazione liturgica: questa Messa non s’ha (più) da fare
A un anno dal motu proprio Traditionis Custodes, in tre diocesi USA cominciano le operazioni di smantellamento della Messa in rito antico, mostrando che la Santa Sede mira a eliminarla ovunque. A Savannah (Georgia) le celebrazioni dovranno terminare tra meno di un anno, a Washington si potrà celebrare more antiquo in sole tre chiese e non nei momenti centrali dell’anno liturgico. Insistenti i rumors su Chicago, dove il cardinale Blaise Cupich starebbe per porre fine all’apostolato dei preti dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote. Nella Chiesa “della misericordia” dà fastidio soltanto la liturgia tradizionale? Così la cura pastorale si traduce in una sorta di rieducazione liturgica.
Continua a leggere “Rieducazione liturgica: questa Messa non s’ha (più) da fare”Il Decalogo e il clericalismo sistemico
I nemici dei Comandamenti non sono sempre secolari. Si possono trovare anche all’interno della Chiesa, usando la manipolazione del linguaggio. Infatti è raro sentire un qualsiasi pastore della Chiesa invocare la legge di Dio come una ragione per evitare un comportamento peccaminoso. In larga misura, le autorità della Chiesa hanno permesso la decostruzione sostituendo i Comandamenti con un vocabolario burocratico “non giudicante” per compiacere la sensibilità contemporanea.
Continua a leggere “Il Decalogo e il clericalismo sistemico”Biden e aborto, altolà dei vescovi USA. Ma il Vaticano li corregge
Le promesse elettorali del nuovo presidente USA non sono in linea con il Magistero della Chiesa su vita e famiglia. Monsignor Gomez, presidente della Conferenza Episcopale USA, scrive una dichiarazione che gli ricorda il “dovere di proclamare il Vangelo in tutta la sua verità e potenza (…) anche quando quell’insegnamento è scomodo”. Blase J. Cupich, arcivescovo di Chicago, esprime però il suo dissenso su Twitter. E anche la Segreteria di Stato del Vaticano pare che abbia “corretto” la dichiarazione.
Continua a leggere “Biden e aborto, altolà dei vescovi USA. Ma il Vaticano li corregge”Dall’adulterio all’omosessualità. Come “sdoganare” il peccato
L’Amoris laetitia non parla dell’adulterio, il summit sugli abusi sessuali di alcuni chierici non ha parlato dell’omosessualità. Sembrano questioni distanti l’una dall’altra, ma sono unite dalla strategia adottata dalla Chiesa “in uscita” voluta da papa Francesco: quella del silenzio sul peccato.
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Dall’etica della situazione agli abusi (omo)sessuali, passando per l’Amoris Laetitia
Anche in epoche precedenti la Chiesa aveva a che fare con questo problema e anche nel clero più ossequioso della tradizione si ritrova una simile rete omosessuale. È, però, un fenomeno del presente, soprattutto del presente pontificato, che nell’approccio con questo problema tra i vertici gerarchici della Chiesa sembri regnare o l’assenza di orientamenti o un orientamento sbagliato.
Aborto, quella scomunica che non si ha la carità di dare
Dopo l’approvazione da parte dello Stato di New York della legge che consente di abortire fino al nono mese di gravidanza, diversi fedeli hanno chiesto di comminare una scomunica al governatore Andrew Cuomo. Ma il portavoce del cardinale Dolan ha detto che “la scomunica non dovrebbe essere usata come un’arma”. Eppure, la scomunica è una medicina per spronare l’anima a tornare in comunione con la Chiesa.
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Abusi sessuali, le amnesie di Bergoglio
Nella lettera inviata ai vescovi americani riuniti per gli esercizi spirituali, sul tema degli abusi sessuali, papa Francesco chiama anzitutto alla conversione, ma circoscrive «la crisi di credibilità» agli Stati Uniti, dimenticando che è a Roma la chiave per comprendere alcuni scandali.
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USA, clinica psichiatrica per i preti “conservatori”
Il caso di padre Kalchick, il sacerdote “ricercato” dal cardinale Cupich per aver fatto un esorcismo contro oggetti blasfemi Lgbt, non è isolato. Un blog denuncia che sono molti i preti “conservatori” che vengono inviati dai loro vescovi in una clinica psichiatrica per un “trattamento”.
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Wuerl, meglio dimettersi invece di “pontificare”
Dal Rapporto del Grand Jury della Pennsylvania appare chiaro come l’allora arcivescovo di Pittsburgh Donald Wuerl, oggi cardinale, abbia gestito in maniera tutt’altro che limpida diversi casi di sacerdoti accusati, a buona ragione, di abusi. Per ragioni analoghe, e forse addirittura più lievi, il cardinale Bernard Law di Boston si dimise. Invece di proporre commissioni di vescovi dovrebbe dimettersi. Per salvare un brandello di credibilità.
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