Le parole di Papa Francesco sulle coppie gay stanno facendo uscire allo scoperto i primi vescovi: “Sì alle adozioni”, dice il vescovo Ricchiuti. La Congregazione per la Dottrina della Fede deve intervenire e mettere in fuga ogni dubbio, è il suo compito e c’è anche già un precedente. L’errore di una possibile accettazione da parte della Chiesa delle unioni civili è stato diffuso dal Papa e ora è necessario fare chiarezza. La richiesta della Bussola (di Luisella Scrosati, Dopo il Papa, primi vescovi allo scoperto. Serve chiarezza, La Nuova BQ, 24-10-2020).
Molti cattolici dicono che la richiesta di papa Francesco di riconoscere giuridicamente le coppie omosessuali non intacca la dottrina. Ma la frase non nega solo la dottrina sull’omosessualità, ma anche la dottrina del diritto e dell’autorità politica. I diritti della coppia omosessuale non esistono. A nessuno fa piacere dire che il Papa sbaglia su questioni di dottrina. Ma anche la verità ha i suoi diritti (di Stefano Fontana, Verità senza più diritti, così cambia la dottrina, cari pompieri, La NuovaBQ, 24-10-2020).
Dopo le affermazioni choc del Papa sulle unioni civili si è messo in moto l’esercito dei normalisti e dei giustificazionisti che gridano al complotto e alla manipolazione. Eppure che il Papa si sia pronunciato a favore delle unioni civili è indiscutibile. Ma lo spettacolo peggiore lo hanno dato Adinolfi e Gandolfini che, pur di giustificare il Papa, hanno rinnegato le ragioni dei Family Day che hanno guidato (di Riccardo Cascioli, I peggiori sono i traditori dei Family Day, La NuovaBQ, 24-10-2020).