C’era una volta il genio femminile?

Nel mezzo di un’accesa guerra aperta contro Woelki, poco amato in Germania per le sue posizioni conservatrici, lo stesso cardinale sarebbe appena stato scagionato da Roma dalle accuse di copertura di abusi. Ad essere nei guai invece è il movimento femminista cattolico Maria 2.0, su cui sta indagando la Congregazione per la dottrina della fede: si tratta del gruppo di femministe che svolge azioni di protesta per l’ordinazione delle donne, l’abolizione del celibato e lo stravolgimento degli insegnamenti della Chiesa in tema di morale sessuale (Il Vaticano indaga sulle “femen” cattoliche, di Nico Spuntoni, La Nuova BQ, 08-02-2021).

Contrariamente alle reazioni stizzite e “femministaiole” di alcune teologhe di casa nostra nel commentare la Spiritus Domini, in Francia oltre 400 donne firmano un manifesto che ha una logica totalmente diversa: ispirandosi a Santa Caterina da Siena e Santa Giovanna D’Arco rivendicano di non rivendicare né il sacerdozio né ruoli apicali nella gestione gerarchica della Chiesa. Perché il «nostro privilegio mariano ci chiama a mettere le nostre energie e i nostri talenti a servizio della complementarità effettiva dell’uomo e della donna» (Le “femministe” che non chiedono ruoli, di Luisella Scrosati, La Nuova BQ, 08-02-2021).