Raccolta fondi (dal 23 al 30 aprile 2023)

Carissimi amici, visitatori e commentatori del Blog,

vi proponiamo il racconto dell’obolo della vedova (Mc.12,41-44) semplicemente per ricordare ad ognuno di noi che c’è sempre qualcuno da aiutare. E’ vero che non possiamo aiutare tutti, ma è anche vero che tutti insieme possiamo aiutare qualcuno: “la vedova vi gettò due monetine, che fanno un soldo!”

Quando si trattava di raccogliere fondi per aiutare qualche famiglia bisognosa, san Giovanni Bosco, a chi gli diceva che non aveva spiccioli, rispondeva: “non ti preoccupare, dai quello che puoi, il resto lo moltiplicherà il Signore”.
Questo è il senso della Divina Provvidenza alla quale ci affidiamo, ringraziando quanti si sono già preoccupati di mandare il proprio obolo benedetto!
Dio Vi benedica.

Per maggiori informazioni entrate nella pagina dei contatti. Grazie.

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Vi assicuriamo che, indipendentemente dalle offerte, assicura di far dire anche Messe di Suffragio per le Anime del Purgatorio, il Rosario e il ricordo nella Messa per tutti, in particolare per i Benefattori.

Raccolta fondi e donazioni

Carissimi amici, visitatori e commentatori,

speravamo di evitare di chiedere il vostro aiuto sostegno anche questo mese, ma è arrivata alla nostra redazione una nuova richiesta d’aiuto economico da parte di una famiglia.

La nostra redazione, come sempre, ha dato quanto poteva. Vi chiediamo di aiutarci ad aiutare questa famiglia in difficoltà, o almeno di dire una preghiera.

Vi ringraziamo per il vostro aiuto (sia materiale che spirituale) da parte di quella famiglia, anche da parte nostra, e vi ricordiamo che ogni giorno — in modo particolare la domenica — preghiamo per le intenzioni di tutti coloro che visitano e seguono il nostro blog.

Che il Signore vi ricompensi 100 volte tanto in questa e nell’altra vita!

CLICCARE QUI PER DONARE CON PAYPAL O CARTA DI CREDITO

PS: Chi volesse avere maggiori informazioni ci scriva nella pagina dei contatti.

Ultimo giorno della raccolta fondi delle feste di Natale

Dal 21 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023

Carissimi amici, visitatori e commentatori del Blog,

ci scusiamo per il disturbo, ma vi chiediamo umilmente un contributo per sostenere le opere di carità della nostra redazione

Come l’obolo della vedova, anche un piccolissimo contributo (per esempio un tazzina di caffè) è grande!

Raccomandiamo i nostri fratelli in difficoltà non solo al vostro aiuto materiale ma soprattutto a quello spirituale: più che del pane, tutti noi abbiamo bisogno della preghiera.

Che il Signore vi ricompensi cento volte tanto anche in questa vita!

Per chi volesse avere maggiori informazioni ci scriva nella pagina dei contatti.

Cliccare sul pulsante per la donazione con paypal o carta di credito.

Raccolta fondi delle feste di Natale

Dal 21 dicembre 2022 al 6 gennaio 2023

Carissimi amici, visitatori e commentatori del Blog,

ci scusiamo per il disturbo, ma vi chiediamo umilmente un contributo per sostenere le opere di carità della nostra redazione

Come l’obolo della vedova, anche un piccolissimo contributo (per esempio un tazzina di caffè) è grande!

Raccomandiamo i nostri fratelli in difficoltà non solo al vostro aiuto materiale ma soprattutto a quello spirituale: più che del pane, tutti noi abbiamo bisogno della preghiera.

Che il Signore vi ricompensi cento volte tanto anche in questa vita!

Per chi volesse avere maggiori informazioni ci scriva nella pagina dei contatti.

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Donazioni e raccolta fondi del novembre 2022

Carissimi amici, visitatori e commentatori del Blog,

come sapete, c’è sempre qualcuno che ha bisogno del nostro aiuto e del nostro sostegno sia morale che materiale.

Vi chiediamo di aiutarci ad aiutare tutti coloro che si affidano non solo alle nostre preghiere ma anche ad un aiuto economico della nostra redazione. Ogni piccolo – grande – contributo è prezioso, come l’obolo della vedova.

Vi porgiamo i nostri ringraziamenti e che il Signore vi ricompensi cento volte tanto in questa e nell’altra vita.

PS: Per chi volesse avere maggiori informazioni ci scriva qui.

Cliccare sull’immagine per le donazioni.

Raccolta fondi importantissima

Carissimi amici, visitatori e commentatori,

speravamo di evitare di chiedere il vostro aiuto sostegno anche questo mese, ma è arrivata alla nostra redazione una nuova richiesta d’aiuto economico da parte di una famiglia.

La nostra redazione, come sempre, ha dato quanto poteva. Vi chiediamo di aiutarci ad aiutare questa famiglia in difficoltà, o almeno di dire una preghiera.

Vi ringraziamo per il vostro aiuto (sia materiale che spirituale) da parte di quella famiglia, anche da parte nostra, e vi ricordiamo che ogni giorno — in modo particolare la domenica — preghiamo per le intenzioni di tutti coloro che visitano e seguono il nostro blog.

Che il Signore vi ricompensi 100 volte tanto in questa e nell’altra vita!

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L’Argentina è il primo paese dell’America Latina a legalizzare l’aborto… E il diavolo se la ride!

I gesuiti si sono sempre vantati di essere più furbi del diavolo… e il Diavolo li ha sempre fregati! Il primo paese dell’America Latina a legalizzare l’aborto è l’Argentina, il paese natio del primo — e speriamo unico — papa gesuita, proprio da un governo da lui fortemente appoggiato.

È stata approvata in Argentina la legge sull’aborto, una delle più permissive al mondo, che lo permette addirittura fino al nono mese di gravidanza, quando la “salute integrale della gestante” è compromessa. Al di là di tutte le considerazioni morali che conosciamo, è stata una sconfitta umiliante per papa Francesco, poiché il fatto si è verificato nel suo paese ed è stato promosso dal partito politico che egli ha sostenuto in ogni modo possibile. Peggio ancora, quelli che hanno promosso e votato il disegno di legge erano i suoi stessi amici (Aldo Maria Valli, L’aborto in Argentina e gli amici di papa Francesco, 30-12-2020).

Il parlamento argentino approva la legge sull’aborto promossa dal presidente Fernández che si è vantato di essere «un cattolico che non ritiene l’aborto un peccato». Il lavoro coraggioso del laicato cattolico celeste non ha trovato da parte della gerarchia ecclesiale, ormai ininfluente, il sostegno necessario. E anche l’assenza di messaggi in prima persona, e pubblici da parte del Pontefice argentino, ha avuto il suo peso (Germán Masserdotti, Aborto in Argentina, esame di coscienza per i vescovi, 31-12-2020).

Nel pomeriggio dello stesso giorno in cui l’aborto è stato legalizzato, la Conferenza episcopale argentina ha rilasciato un comunicato stampa in risposta alla legalizzazione dell’interruzione di gravidanza nella Repubblica Argentina, in cui termina dicendo che i vescovi abbracciano “ogni argentino e ogni argentina; anche i deputati e i senatori che hanno coraggiosamente dimostrato di essere a favore della cura di tutta la vita”, e che difendere sempre la vita, “senza arrendersi, il che ci renderà capaci di costruire una Nazione giusta e solidale, dove nessuno viene scartato e dove si può vivere una vera cultura dell’incontro”. Come si vede, si tratta di una dichiarazione che intende restare in buoni termini con tutti, senza condannare o ripudiare il fatto che la pena di morte prenatale è stata legalizzata, che la salute pubblica sarà messa al servizio della morte di persone innocenti e indifese, che il governo sta rispettando gli ordini dei poteri finanziari che impongono la legalizzazione dell’aborto. Né ripudia il fatto che diversi senatori hanno giustificato il loro sostegno all’aborto sostenendo di essere cattolici. Insomma, i vescovi argentini non vogliono litigare con nessuno: è stato commesso un errore, ma continuiamo a fare la nostra parte, cerchiamo di incontrare chi ritiene che uccidere il bambino sia un diritto, ecc. (José Arturo Quarracino, Aborto in Argentina e Sottomissione Episcopale, 31-12-2020)

Nonostante la massiccia mobilitazione del popolo pro-vida, l’Argentina del “cattolico” Fernandez, le cui parole non sono mai state stigmatizzate dai vescovi, ha liberalizzato l’aborto. Si compie così la strategia delle lobby internazionali legata alle politiche demografiche che hanno l’aborto all’ordine del giorno. Resta solo il ricorso alla Corte Costituzionale albiceleste (Luca Volontè, Argentina, il ruolo (e i soldi) delle multinazionali dell’aborto, 31-12-2020).

La legge che consente l’uccisione del bambino nel grembo in Argentina è palesemente incostituzionale. Così dopo il voto al Senato, al frente pro-vida non resta che l’ultima strada del ricorso alla Corte Suprema. Hanno pesato anche la debolezza dei vescovi e quel mancato endorsement pubblico del Papa (Passa l’aborto in Argentina, ma la Costituzione è stata violata, in Il Timone, 30-12-2020).

I bambini non nati in Argentina diventano l’unico gruppo demografico che ha il “diritto” di essere ucciso legalmente, nonostante non abbia commesso alcun crimine. D’ora in poi, un serial killer, uno stupratore, assassini di ogni tipo e colore vengono tenuti in vita, ma i bambini non nati possono essere uccisi, con una vera e propria pena di morte che la Costituzione argentina vieta espressamente. ma Ciò che colpisce è l’assoluto silenzio dei vescovi e dei sacerdoti chiamati “villeros” (José Arturo Quarracino, Aborto in Argentina. Il Senato Approva, Tutto il Potere al Clan Rockfeller, 30-12-2020)

La Camera dei rappresentanti del paese sudamericano del Paraguay ha tenuto un minuto di silenzio per “i bambini che moriranno” poche ore dopo che il Senato della vicina Argentina ha legalizzato l’aborto (La risposta del Paraguay alla legalizzazione dell’aborto in Argentina: un minuto di silenzio, in Il Timone, 31-12-2020).

Papa Francesco pronuncia parole dure contro l’aborto, ma lo fa in modo tale che esse non abbiano risonanza nei grandi media, quindi non subendo una sorta di censura ma adattandosi lui volutamente a questo silenzio (Sandro Magister e José Arturo Quarracino, Non censura ma silenzio calcolato. Una lettera dall’Argentina sul papa e l’aborto, 17-12-2020)

Urgente. Raccolta fondi straordinaria

Carissimi amici, visitatori e commentatori del Blog,

ci scusiamo per il disturbo ma, come sapete, c’è sempre qualcuno che ha bisogno del nostro aiuto e del nostro sostegno sia morale che materiale.

Vi chiediamo di aiutarci ad aiutare chi si è rivolto urgentemente alla nostra redazione per un contributo economico e che si affidano alle nostre preghiere.

Come sempre la nostra redazione mette economicamente qualcosa, ma non è sufficiente. Ogni piccolo – grande – contributo è prezioso, come l’obolo della vedova.

Che il Signore vi ricompensi cento volte tanto in questa e nell’altra vita.

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C’è ancora bisogno di carità al tempo del coronavirus

Anche se siamo nella Fase 3, il coronavirus non è scomparso e la crisi economica è altrettanto drammatica quanto quella sanitaria. Quindi non dimentichiamo di aiutare quelli che sono in difficoltà per vari motivi, per quanto è nelle possibilità di ognuno di noi. Vi suggeriamo alcune donazioni. Grazie e che Dio vi ricompensi cento volte tanto.

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La carità al tempo del Coronavirus

La pandemia del Coronavirus è scoppiata proprio in concomitanza della Quaresima, tempo forte di preghiera, penitenza e di carità. Quindi non dimentichiamo di aiutare quelli che sono in difficoltà per vari motivi, per quanto è nelle possibilità di ognuno di noi. Vi suggeriamo alcune donazioni. Grazie e che Dio vi ricompensi cento volte tanto.


DONARE ALLA PROTEZIONE CIVILE

Fin dall’inizio dell’emergenza epidemiologica del virus COVID-19 lo slancio solidale è stato molto forte e partecipato. Per questo motivo – come previsto nell’ambito del Decreto Legge “Cura Italia” – il Dipartimento della Protezione Civile ha aperto un conto corrente bancario dedicato. Le donazioni possono essere effettuate tramite bonifico sia dall’Italia sia dall’Estero usando le seguenti coordinate bancarie:

Banca Intesa Sanpaolo SpA
Filiale di Via del Corso, 226 – Roma
IBAN: IT84 Z030 6905 0201 0000 0066 387
BIC: BCITITMM


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Carissimi amici, visitatori e commentatori del Blog, ogni mese la nostra Redazione cerca di aiutare coloro che si rivolgono a noi per un aiuto non solo spirituale ma pure economico. Questo mese anche un membro della nostra Redazione è in difficoltà lavorativa. Vi chiediamo di aiutarci ad aiutare tutti coloro che si affidano non solo alle nostre preghiere ma anche ad un aiuto economico della nostra Redazione. Ogni piccolo – grande – contributo è prezioso, come l’obolo della vedova. Vi porgiamo i nostri ringraziamenti e che il Signore vi ricompensi cento volte tanto in questa e nell’altra vita. PS: Per chi volesse avere maggiori informazioni ci scriva qui.

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