Al prossimo Sinodo dei Vescovi è stato invitato il padre domenicano inglese Timothy Radcliffe a tenere un ritiro spirituale di tre giorni ai partecipanti. P. Radcliffe, noto per le sue posizioni eterodosse in materia di morale, è recentemente tornato alla ribalta dopo che con la sua consulenza teologica riuscì a far passare nella chiesa anglicana la piena accettazione della cultura LGBT. Ciò che però è più devastante, anzi diabolico, è l’argomento teologico addotto: superare l’omofobia nei confronti della donazione indistinta del proprio corpo, seguendo l’esempio di Gesù che nell’Eucaristia dona il suo Corpo e il suo Sangue. L’Eucaristia darebbe fondamento all’alleanza tra due uguali che si donano fedelmente, superando una fertilità meccanica con una spirituale. Aberrante eppure vero. Ma non è un caso isolato. Perfino il padre gesuita Rupnik abusava sessualmente delle suore facendo riferimento all’Eucaristia. Purtroppo, ci sono motivi di sessualizzazione dell’Eucaristia anche in un’interpretazione della teologia del corpo di Giovanni Paolo II.