🙏 O Sapienza, o potenza di Dio, ci sentiamo di dover esclamare estasiati col tuo apostolo, quanto sono incomprensibili i tuoi giudizi e investigabili le tue vie! Povertà, umiltà, abiezione, disprezzo, circondano il Verbo fatto carne; ma noi, dall’oscurità in cui questo Verbo fatto carne è avvolto, comprendiamo una cosa, udiamo una voce, intravediamo una sublime verità: tutto questo l’hai fatto per amore, e non c’inviti che all’amore, non ci dai che prove di amore.
Il Celeste Bambino soffre e vagisce nel presepe per rendere a noi amabile, meritoria e ricercata la sofferenza: egli manca di tutto, perché noi apprendiamo da lui la rinunzia dei beni e degli agi terreni; egli si compiace di umili e poveri adoratori per invogliarci ad amare la povertà e preferire la compagnia dei piccoli e dei semplici, come i Pastori, a quella dei grandi del mondo. Questo Celeste Bambino tutto mansuetudine e dolcezza vuole infondere nei nostri cuori col suo esempio queste sublimi virtù, affinché nel mondo dilaniato e sconvolto il Regno di Dio, il vero regno di pace e di amore. Egli fin dalla nascita addita la nostra missione, che è quella di disprezzare ciò che il mondo ama e cerca. Oh!, prostriamoci innanzi al presepe e col grande san Girolamo, il santo infiammato di amore a Gesù Bambino, offriamogli tutto il nostro cuore senza riserva, e promettiamogli di seguire gli insegnamenti che giungono a noi dalla grotta di Betlemme, che ci predicano essere tutto quaggiù vanità delle vanità non altro che vanità.
🙏 O Gesù, con i tuoi santi Magi t’adoriamo, con essi ti offriamo i tre doni della nostra fede riconoscendoti e adorandoti quale nostro Dio umiliato per nostro amore, quale uomo rivestito di fragile carne per patire e morire per noi. E nei tuoi meriti sperando, siamo sicuri di conseguire l’eterna gloria. Con la nostra carità ti riconosciamo sovrano di amore nei nostri cuori, pregandoti che, nella tua infinita bontà, ti degni gradire ciò che tu stesso ci hai donato. Degnati di trasformare i nostri cuori come trasformasti quelli dei Pastori e dei santi Magi e fa’ ancora che i nostri cuori, non potendo contenere gli ardori della tua carità ti manifestino alle anime dei nostri fratelli per conquistartele. Il tuo Regno non è lontano e tu facci partecipare al tuo trionfo sulla terra, per poi partecipare al tuo regno nel cielo. Fa’ che non potendo contenere le comunicazioni della tua divina carità, predichiamo con l’esempio e con le opere la tua divina regalità. Prendi possesso dei nostri cuori nel tempo per possederli nell’eternità. Che mai ci togliamo da sotto il tuo scettro: né la vita né la morte valgano a separarci da te. La vita sia vita attinta da te a larghi sorsi d’amore per spandersi sull’umanità e ci faccia morire a ogni istante per vivere solo di te, per spandere solo te nei nostri cuori.
🙏 Signore Gesù, da grande e ricco che eri, ti sei fatto piccolo e povero. Tu hai scelto di nascere fuori di casa in una stalla, di essere fasciato in poveri panni, di essere deposto in una mangiatoia tra un bue e un asinello. Abbraccia anima mia quel divino presepio, premi le labbra sui piedini di Gesù. Baciali tutti e due. Medita le veglie dei Pastori, contempla il coro degli Angeli e canta insieme a loro con la bocca e con il cuore: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà».
( testo di san Bonaventura)