Neanche nell’Ottocento lo Stato pretese di regolare la Comunione. Il protocollo siglato da Governo e CEI è una pesante intromissione dello Stato nella vita della Chiesa, la cui libertà è ancora minacciata: con i guanti obbligatori costringe i preti a commettere profanazioni e discriminazioni nell’amministrare i sacramenti e consegna implicitamente alle forze dell’ordine l’autorizzazione per controllare il rispetto delle regole. Unica nota positiva: la Comunione in bocca non è vietata e tante storture post conciliari, come l’abusato scambio della pace, verranno sospese (Andrea Zambrano, Lo Stato in sagrestia e la CEI esulta: avremo le Messe, ma non la libertà, La Nuova BQ, 08-05-2020)
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