Il parroco di Bibione, ha preso l’ape ci ha caricato sopra la statua della Madonna ed è andato in giro per il paese a benedire strade e case, fermato dai carabinieri ha risposto: “Sto lavorando!” (Il Blog di Sabino Paciolla, 11-03-2020).
Si porta sempre più ad esempio la Cina totalitaria per i metodi di contenimento dell’epidemia di coronavirus. E l’Italia, pur volendo restare un Paese democratico, sta provando ad imitarli. Eppure, oltre ad essere un modello più che discutibile, la Cina non è neppure l’unica nazione asiatica ad aver efficacemente contrastato l’epidemia. Altri Paesi, come Taiwan (la Cina democratica) e Singapore sono riuscite a prevenire lo scoppio dell’epidemia. Mentre la Corea del Sud, una delle nazioni più colpite, sta riuscendo a rallentarla come e più della Cina. E nessuno di questi governi ha usato metodi totalitari, ha bloccato intere regioni o interi settori economici come stiamo facendo noi (Stefano Magni, Taiwan, Singapore, Corea: il virus ingabbiato senza perdere la libertà, La NuovaBQ, 11-03-2020).
Statistiche globali e italiane: c’è troppa disparità di dati tra diversi paesi, e anche tra le regioni italiane, per non avere dubbi sulla omogeneità dei numeri che vengono presentati. E in Italia c’è il mistero Lombardia: più decessi e più ricoveri di tutte le altre regioni (Riccardo Cascioli, Contagi e morti, i conti non tornano, La NuovaBQ, 11-03-2020).
La rivolte in carcere di questi giorni a causa del Coronavirus sono da condannare, ma il sovraffollamento è causa anche del giustizialismo che è ricorso in questi anni all’abuso della carcerazione preventiva portando al 119% il tasso di sovraffollamento (Romano L’Osservatore, Carceri in rivolta, è anche colpa del giustizialismo, La Nuova BQ, 11-03-2020).