Cambiamento dell’identità dell’Istituto, licenziamenti ingiustificati di docenti importanti, impossibilità a garantire piani di studio che giustificavano la scelta di questi corsi: tocca tutti i punti cruciali la dura lettera che studenti ed ex studenti del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II su matrimonio e famiglia hanno inviato al Gran Cancelliere monsignor Vincenzo Paglia e al preside monsignor Pierangelo Sequeri. Chiedendo di tornare indietro su molte decisioni. A dimostrazione che le smentite e le rassicurazioni di Paglia cercano di nascondere una realtà di esproprio di un istituto e di repressione del dissenso. (L’identità dell’IGPII. Lettera di studenti ed ex studenti, La Nuova BQ, 31-07-2019)
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A scorrere il comunicato stampa diffuso lunedì sera, 29 luglio, dal Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia, non si sa se ridere o indignarsi. Paglia pensava di smentire, in realtà si confermano i motivi della protesta. (Le smentite del GP2? Confermano l’epurazione, Riccardo Cascioli, La NuovaBQ, 31-07-2019)
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«I vandali saccheggiano Roma di nuovo». Un titolo inequivocabile che ben spiega la dura requisitoria di George Weigel, biografo di papa Giovanni Paolo II, nei confronti di coloro che stanno distruggendo l’eredità dell’Istituto Giovanni Paolo II su matrimonio e famiglia. (E Weigel dà del vandalo a Paglia, Marco Tosatti, La NuovaBQ, 31-07-2019)