Non c’è più il senso del sacro. E Bergoglio è un ateo che non sa di esserlo. Lo disse in questa intervista del 2016 a La Fede Quotidiana il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi.
di Bruno Volpe (16-06-2018)
Con la consueta rude schiettezza, Vittorio Sgarbi afferma ciò molti pensano, ma che pochi hanno il coraggio di dire.
Sgarbi, recentemente Daverio ci ha detto che in tanti casi le chiese moderne sono brutte, condivide?
Sì, ma io queste cose le ho dette prima di Daverio. Bisogna analizzare le cause di questa bruttezza.
Prego…
Vedo un calo della idea generale di bellezza, questo succede in molti campi. Eppure, la bellezza, che è ricollegata allo studio e alla conoscenza, è fondamentale. Il senso estetico va a farsi benedire. In quanto alle chiese, il problema è più particolare.
Perché?
La bruttezza, meglio lo scadimento estetico, è causato dalla stessa idea di Chiesa voluta dal Concilio Vaticano II. Non sta a me giudicare se bene o male, però l’ ideale conciliare di Chiesa, orientata all’orizzontale e non al verticale, ha trasformato la progettualità dei nuovi edifici che sono brutti e senza troppi giri di parole, causano il vomito. Credo che nella maggior parte dei casi le chiese moderne sono brutte, perché è diminuito il senso del sacro.
Addirittura il vomito…
Prenda quella di San Giovanni Rotondo che pure porta la firma di Renzo Piano, è orribile. Un’altra causa è che, rispetto al passato, gli architetti spesso sono scelti tra non credenti, tra chi non ha fede o disconosce la religione e questo inevitabilmente influisce sia sulla ispirazione, che sull’opera d’arte. Ma le ribadisco che la causa prima è lo spirito del Vaticano II, dove la Chiesa cattolica ha preferito guardare all’io invece che a Dio.
Anche nella liturgia avviene questo?
Certo, anzi direi che è l’ambito più evidente assieme all’arte. Quella antica era molto più coerente con la idea del sacro e del mistero, l’attuale è insensata, oltre che banale. L’orientamento del celebrante deve essere ad Oriente, perché guarda al Sole sorgente che è Dio, il ministro guida i fedeli e media verso il divino. È una sorta di direttore di orchestra e allora avete mai visto un direttore che guarda la platea al posto di rivolgersi ai suonatori? Anche la nuova liturgia risponde alla idea di mettere l’uomo al centro al posto di Dio, e le dico di più…
Avanti…
Con la riforma liturgica sono stati compiuti misfatti architettonici senza precedenti. Hanno edificato al centro dei presbiteri tavolacci simili alla macelleria rovinando l’estetica di tante opere di arte, hanno alterato l’estetica con danni irreparabili, uno scempio.
Le piace Papa Francesco?
A me sì. Lui è ateo, per questo lo amo. Egli mette l’uomo al posto di Dio, con lui, interprete del Vaticano II, il protagonista è l’uomo terreno e sociale, non più Dio. Fa parte della idea progressista della Chiesa. Le ripeto: è ateo.
(fonte: lafedequotidiana.it)
D’accordo su tutto quanto. Mi chiedo solo perché abbiamo bisogno di ‘mandare avanti’ Vittorio Sgarbi per affermare quanto era ed è già palese a chi sa ragionare, chiaro come la luce del sole.
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Non è stato il Concilio Ecumenico Vaticano II, né il suo spirito, a determinare chiese brutte e a modificare l’orientamento, ma alcune interpretaziomi non ufficiali.
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E allora perché nessuno ha fatto niente, anzi, hanno messo loro i soldi per comprare le tavole di marmo che erroneamente chiamano “altari”? La Comunione in mano? Le “Messe” beat, poi quelle dei pagliacci, poi quelle con le chierichette, lettori e lettrici laici, preti che “benedicono” coppie omosessuali, come mai nessuno fa assolutamente niente?
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