Quale pensiero l’ex cardinale McCarrick propagandava in congressi come quelli della Comunità di Sant’Egidio che lo ospitava? Non la verità e la morale cristiane ma la giustizia sociale, «di cui si trova eco nel Santo Corano». E mentre interveniva al fianco di Andrea Riccardi ed elogiava Obama, portava 16.000 giovani alla GMG.
di Paolo Facciotto (05-09-2018)
Qual è il pensiero che l’ex cardinale Theodore Edgar McCarrick propagandava in congressi e conferenze? Abbiamo fatto una sommaria ricerca in archivi di stampa e di organizzazioni che lo hanno ospitato negli anni scorsi. Ad esempio la Comunità di Sant’Egidio che lo ha avuto varie volte come relatore.
Il 18 novembre 2008 dalla Othello Hall dell’Hilton a Nicosia (Cipro), partecipando a un panel di dialogo interreligioso “nello spirito di Assisi”, McCarrick lanciava un messaggio – che poi ripeterà altre volte con varianti – di vicinanza, ed anche qualcosa di più, con l’Islam: «Un altro dialogo inevitabile – disse – è il dialogo con la famiglia dell’Islam. Anche loro sono figli di Abramo e accettano l’unicità di Dio che ci ama. Anche con loro dobbiamo imparare a condividere e a lavorare insieme per tutte le cose buone che Dio ci vuole fare avere e per tutte le benedizioni che derivano dal trovarci insieme qui in questo mondo sempre più piccolo che siamo chiamati a rendere un luogo di pace e armonia dove capiremo che siamo tutti fratelli e sorelle dell’unica famiglia umana di Dio».
Nello “spirito di Assisi” l’ex porporato statunitense prese parte alla tre giorni di Cracovia nel settembre 2009, in compagnia di altri “leaders delle grandi religioni mondiali” fra i quali il card. Sandri. Il 9 ottobre 2009 McCarrick intervenne alla presentazione del libro The Sant’Egidio Book of Prayer di Andrea Riccardi. Ecco poi il nostro globetrotter a Barcellona, nell’ottobre 2010, al congresso di Sant’Egidio per la pace mondiale, come anche nell’edizione di nove anni prima. Nella cerimonia conclusiva trovò il modo di osannare il presidente Obama: «Negli Stati Uniti siamo solidali con il nostro Presidente che lavora per favorire la pace e la giustizia tra israeliani e palestinesi in quella terra che chiamiamo santa».
Ma approfondiamo i contenuti. Nella tre giorni dei leader mondiali del 2009 a Cracovia nello “spirito di Assisi”, McCarrick parlò di “due prismi speciali” attraverso i quali leggere l’attualità, «uno è la potente enciclica di Sua Santità, Papa Benedetto XVI, Caritas in Veritate, che è stata recentemente pubblicata e l’altro è il lavoro molto interessante ed importante di un gruppo noto come la Tavola Rotonda Caux». E proseguiva: «L’insegnamento sociale cattolico, che dipende profondamente dal riconoscimento della dignità della persona umana, si basa anche sul principio della solidarietà, della sussidiarietà, del bene comune e del governo responsabile per creare quel mondo ragionevole, morale e veramente progressivo che il Santo Padre e le istituzioni come Caux stanno tentando di far prosperare».
Dunque il cardinale istituiva un parallelismo tra una importante espressione magisteriale della Santa Sede e la Caux Round Table (CRT), una rete internazionale di leader del mondo degli affari (business) e grandi capi religiosi e politici, con sede in Svizzera, che trova la sua ragion d’essere nel “capitalismo morale”. Per dire, l’ultimo congresso mondiale Caux nel 2017 ha celebrato il nesso fra il luteranesimo (in occasione del 500° anniversario) e «la moralità del nostro capitalismo contemporaneo».
Il fatto singolare è che accostando l’efficacia dell’enciclica di Benedetto XVI a quella delle iniziative dei “capitalisti morali”, McCarrick in realtà esaltava se stesso: è infatti lui in persona – stando a quanto pubblicato dal sito ufficiale CRT, e tuttora con la qualifica di cardinale che però nel frattempo gli è stata tolta – a sedere nel World Advisory Council dell’organizzazione elvetica, insieme ad altri cinque privilegiati (foto a lato). Va aggiunto che a fine maggio del 2017 McCarrick ebbe modo di “sponsorizzare” la CRT in Vaticano in occasione del meeting annuale della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice a cui partecipò insieme agli altri suoi colleghi “leaders”: il gruppo alla fine fu ricevuto in udienza da papa Francesco.
Torniamo al discorso santegidiano del 2009 di McCarrick rileggendo la parte finale: «Io ho un’esperienza personale del modo in cui questi princìpi appena menzionati siano non solo la base del pensiero cattolico sociale, ma in una maniera meravigliosa trovino la loro eco nelle scritture del Santo Corano e nel Hadith del Profeta Maometto, che la pace sia su lui. Ero in Malaysia per tenere una specie di ritiro alla facoltà della scuola superiore di teologia dell’Università Islamica Internazionale e, durante la prima metà del ritiro avevo presentato l’insegnamento sociale cattolico. Durante la seconda parte il mio auditorio si trovò a riflettere sul fatto che questi princìpi sono anche splendidamente e molto chiaramente presenti nel pensiero sociale musulmano».
La sua conclusione: il pensiero sociale cattolico e quello musulmano devono tendere insieme a «un’economia che rialza il povero, il fragile e lo straniero e ci riunisce tutti insieme nell’unica famiglia umana di Dio». Insomma, McCarrick non ha vissuto certo una vita ritirata e di sola preghiera, anzi ha svolto diverse partecipazioni a convegni ed iniziative pubbliche in giro per il mondo, anche dopo le sanzioni a suo carico da parte di Benedetto XVI.
Fra altri esempi, il suo annuncio (marzo 2011) che avrebbe accompagnato 16.500 giovani statunitensi alla GMG di Madrid; la lettera del luglio 2013 a John Kerry con la promessa di «attivare i membri di sinagoghe, chiese e moschee in tutto il Paese per sostenere la leadership americana nei suoi sforzi per la pace»; la partecipazione nel settembre 2013 alle celebrazioni dell’anniversario dell’editto di Costantino in Serbia con «una folta presenza di giovani sacerdoti e seminaristi»; la sua adesione ad un appello pubblico di Andrea Riccardi l’8 luglio 2014.
(fonte: lanuovabq.it)
Nella famosa conferenza dell’ottobre del 2013, l’allora cardinale McCarrick raccontò di un’importante personalità laica italiana che gli disse di sostenere la candidatura di Jorge Mario Bergoglio al conclave dello stesso anno. Che si tratti proprio di Andrea Riccardi? Del resto, quando l’allora card. Bergoglio arrivò a Roma sia nel 2005 che nel 2013 per i conclavi, andò a prenderlo all’aeroporto una macchina della Comunità Sant’Egidio. (@anticattocomunismo)
La verità su McCarrick? Follow the money! (Aldo Maria Valli, 02-09-2018)
Da che mondo è mondo, chi si assomiglia si piglia.
Quindi McCarrick quale pifferaio magico (per di più quinta colonna islamica nel ventre della Chiesa cattolica) e il Riccardi (99,9 su 100) quale devoto sottopifferaio.
Cosa non si farebbe quando si ambisce allo status di papa laico!
Carte false come minimo.
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